Nell’ambito della pubblicazione dei risultati finanziari relativi al 2022, anno in cui i ricavi effettivi sono diminuiti del 2,4%, il colosso cinese Tencent Music ha presentato l’artista virtuale dal nome Lucy, definita dal presidente esecutivo Cussion Pang come “la loro prima pop star virtuale iper-reale”. Il manager ha spiegato: "Con una vocalità da record, generata automaticamente dal LyraSinger Engine di TME Lyra Lab, Lucy ha creato tre canzoni originali che hanno dominato le classifiche in un solo mese dal suo debutto e ha già ricevuto l'interesse di una vasta gamma di brand globali tra cui Elk, Coca-Cola e KFC". Lucy si aggiunge a una rosa sempre più ampia di artisti virtuali di TME che comprende anche Xiaoqin, Shanbao e Anko ed è il risultato di una continua ricerca e investimento della società nel settore che ha da poco lanciato Lingyn Engine, un software basato sull’intelligenza artificiale per la creazione sintetica di voci um. La piattaforma di streaming non è l’unica realtà ad aver dato vita ad un artista virtuale: basti pensare ai prodotti delle due major Sony Music e Universal Music Group; quest'ultima, o meglio, la sua controllata Capitol Records, ha lincenziato solo dopo qualche giorno l'artista virtuale FN Meka, sviluppato dalla società informatica Factory New, dal momento che si è rilevato "una generica accozzaglia dei peggiori luoghi comuni riferiti alla comunità nera americana".