Parlando alla platea dell’Apple Expo di Parigi, il gran capo della società californiana ha ammesso pubblicamente, per la prima volta, di subire pressioni da parte di alcune case discografiche (si tratterebbe di Warner e di Sony BMG, vedi News) che vorrebbero veder aumentare i prezzi dei download dal negozio virtuale iTunes al di sopra degli attuali 99 centesimi di dollaro - o di euro - a canzone. E ne ha approfittato per far conoscere la sua opinione in merito: “Se si tengono in considerazione i costi di fabbricazione e di distribuzione dei supporti fisici, già oggi le etichette guadagnano di più vendendo canzoni attraverso iTunes che mettendole in commercio sotto forma Cd" (su ogni download alla casa discografica vanno circa 70 centesimi per canzone, da spartire con gli artisti). "Se vogliono aumentare ulteriormente i prezzi, significa che stanno diventando un po’ troppo avide”, avrebbe detto Jobs. “Prezzi più alti incoraggeranno i consumatori a tornare alla pirateria e finiremo per perderci tutti”.