Così come per BMG, anche per Kobalt il 2022 è stato un anno molto positivo dal punto di vista finanziario ma, allo stesso tempo, decisamente impegnativo per quanto riguarda gli investimenti. Il gruppo fondato nel 2000 da Willard Ahdritz oggi diretto da Laurent Hubert ha iscritto nel proprio bilancio relativo allo scorso anno ricavi del 22% superiori a quelli incassati nel 2021, spendendo - sempre tra il gennaio del 2022 e lo scorso mese di dicembre - oltre 300 milioni di dollari per attività di acquisizione di cataloghi musicali. In termini di ricavi, perfettamente in linea con l’andamento del gruppo è quello della divisione dedicata alla raccolta e all’intermediazione dei diritti, AMRA, collecting acquisita da Kobalt nel 2014: a fronte di una crescita dei ricavi su base annua del 20%, la società ha registrato un fortissimo incremento nelle operatività, cresciute su base annua del 40%, per un totale di royalties elaborate e ripartite pari a 41,1 miliardi di dollari. Risultati, questi, che secondo Hubert sono il frutto di “una maggiore focalizzazione sulle attività di publishing e collecting” da parte del gruppo.