La violazione del copyright è un fenomeno ancora molto diffuso e si manifesta in diverse forme come, per esempio, lo streaming ripping, ossia la pratica pratica illegale di creare un file scaricabile da contenuti che sono legalmente disponibili per le piattaforma. Proprio di questo è stato accusato YouTube-DL - software che consente agli utenti di scaricare contenuti direttamente da YouTube, aggirando le misure di protezione in vigore, dall’International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) sia dall'Associazione tedesca dell'industria musicale (BVMI); il tribunale regionale di Amburgo ha accolto la sentenza e ha emesso un'ingiunzione che impone al fornitore di interrompere l'hosting del software. Frances Moore, Chief Executive dell'IFPI, ha dichiarato: "I servizi di YouTube-DL consentivano agli utenti di scaricare musica protetta dal diritto d'autore senza pagarla. La decisione odierna della Corte regionale di Amburgo si basa sul precedente già stabilito in Germania, aggiungendo che l'hosting di software per lo stream-ripping di questa natura è illegale. Continuiamo a lavorare in tutto il mondo per affrontare iquesto problema, che sottrae introiti a chi investe e crea musica". Secondo un sondaggio condotto l'anno scorso, almeno il 27% delle persone a livello globale ha utilizzato siti di stream ripping per scaricare illegalmente musica da YouTube; nella fascia demografica 16-24 questo numero è salito al 40%. Anche l’Intellectual Property Office (IPO), ente governativo ufficiale del Regno Unito responsabile dei diritti di proprietà intellettuale (PI), compresi brevetti, marchi e copyright, ha condotto un’indagine sulle violazioni del copyright in UK dalla quale è emerso che il 25% degli intervistati ha utilizzato una fonte illegale per procurarsi musica online almeno una volta negli ultimi tre mesi e la fascia d'età con la più alta percentuale di persone che accedono illegalmente alla musica è quella più giovane, dai 12-15 anni (32%), davanti ai 25-34enni (30%) e ai 16-24enni (26%). Le azioni legali contro i servizi di stream ripping hanno avuto successo contro altri siti in Germania e in altre giurisdizioni, tra cui Australia, Brasile, Danimarca, Ecuador, Francia, India, Italia, Spagna, Malesia, Perù e Regno Unito. Il Dr. Florian Drücke, Presidente e CEO di BVMI, ha aggiunto: "L'uso illegale della musica rimane una sfida importante per il settore a livello mondiale. A livello globale, il 30% degli utenti dichiara di ascoltare o acquistare musica senza licenza o in modo illegale, con lo stream ripping tra i metodi più diffusi. Questo è inaccettabile e danneggia tutti gli operatori del settore e gli stessi appassionati di musica. La decisione del tribunale regionale di Amburgo, secondo cui l'host provider deve astenersi dal distribuire il software YouTube-DL, è coerente e importante per il settore".