La piattaforma di secondary ticketing SeatGeek ha avviato le procedure per la sua initial public offering: l’IPO della società con base a New York sembra collocarsi con tempismo in una fase post-pandemica che l’ha vista registrare un clamoroso incremento di fatturato che, quest’anno, proietterebbe ricavi superiori a $ 500 milioni (pari a tre volte quelli del 2021).L’inizio degli scambi di documentazione con la SEC (Securities and Exchange Commission, l’equivalente della nostra Consob) è solo l’inizio del percorso verso l’IPO che, a causa di un deciso affollamento di startup prossime alla quotazione in borsa, potrebbe perfino non perfezionarsi entro il 2023. SeatGeek avrebbe dovuto quotarsi precedentemente per mezzo di una fusione all’interno di una SPAC (special-purpose acquisition company); dopo il fallimento dell’iniziativa, dovuto soprattutto a condizioni di mercato sfavorevoli, lo scorso anno la piattaforma aveva raccolto capitali per $238 milioni tramite una cordata guidata da Accel, un investitore di vecchia data insieme a Wellington Management e a Technology Crossover Ventures. Quest’ultimo investimento ha portato la valutazione di SeatGeek, che ha 14 anni di vita e che compete nel secondary ticketing specialmente con StubHub negli Stati Uniti e con ViaGogo in Europa, a lievitare fino a circa un miliardo di dollari.