Sony Music, il cui esercizio fiscale ha decorrenza 1 aprile – 31 marzo, ha chiuso il suo ultimo bilancio con un record assoluto nella storia della major: il superamento della soglia dei 10 miliardi di dollari di ricavi. Il fatturato da 1,38 triliardi di yen, infatti, corrisponde a $ 10,4 miliardi e a un incremento anno su anno del 24%, al quale si accompagna un aumento del reddito operativo, che è stato pari a $ 1,97 miliardi, del 23% In maggiore dettaglio la crescita dei ricavi da streaming è stata del 30%, con una quota di oltre il 43% sul totale del fatturato; quella della intera divisione musica registrata (che pesa per il 64%) nel suo complesso è stata del 32% e quella delle edizioni musicali (che pesa per il 20%) del 38%. Le vendite da prodotto fisico contano per il 7,8% (pari a $ 811 milioni circa). Il dato dell’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2022 (che equivale al primo dell’anno solare 2023) è risultato altrettanto positivo, con ricavi complessivi in crescita del 20% circa grazie a un +26% della musica registrata e a un +22% del publishing. Tra i top seller dell’ultimo periodo, come prevedibile, spicca una presenza italiana con i Måneskin, in compagnia di Miley Cyrus, P!nk, Depeche Mode (tra i bestsellers annuali meritato invece una menzione Harry Styles con “Harry’s House”, Beyoncé con “RENAISSANCE”, SZA con “SOS” e Future con “I Never Liked You”). Sony Music ha anche riportato alcuni dati più granulari sullo streaming, dichiarando che le sue etichette hanno occupato mediamente 43 posizioni su 100 nella “Spotify’s weekly Top 100”. Nella presentazione agli analisti, infine, Sony (casa madre di Sony Music Entertainment) ha rilasciato la seguente dichiarazione ufficiale: “Miriamo a continuare a crescere più velocemente del mercato e a mantenere un tasso di crescita e un margine di profitto superiori a quelli della concorrenza grazie al rafforzamento delle relazioni con artisti influenti, alla scoperta e allo sviluppo di nuovi talenti, all’espansione del nostro schieramento mediante The Orchard e AWAL e alla crescita del nostro business nei mercati emergenti”. La conglomerata nipponica, che si aspetta “un più acuto rallentamento economico nei prossimi 12 mesi”, ha comunque dichiarato attese di ricavi per 1,41 triliardi di yen nell’anno fiscale 2023 da parte della sua divisione musicale (che include anche una piattaforma di gaming giapponese) e che nel 2022 è risultata il suo maggiore centro di profitto.