Gerolamo Caccia Dominioni, presidente di Warner Music Southern Europe, ha riferito a “Billboard” che Warner Music Italia si appellerà alla Corte di Stato o al Consiglio di Stato contro la sentenza emessa nel 1997 dall'autorità antitrust, in base alla quale le filiali italiane delle "major" discografiche (oltre a Warner: BMG Ricordi, EMI Music Italy, PolyGram Italia, Sony Music Entertainment) furono ritenute colpevoli di avere fatto cartello sui prezzi dei dischi e totalizzarono multe per oltre sei miliardi di lire. La decisione segue il rigetto - ufficializzato da parte del Tribunale Regionale del Lazio lo scorso venerdì 30 aprile - degli appelli presentati separatamente da ciascuna casa discografica.