Occasione sfumata per EMI, Warner Music, Jon De Mol (Endemol) e gli altri – almeno tre - potenziali acquirenti fattisi avanti per assumere il controllo, in tutto o in parte, del gruppo indipendente inglese: la Sanctuary ha deciso di interrompere le negoziazioni avviate nel corso dell’estate per l’eventuale cessione di tutta o parte dell’attività (vedi News) e di dedicarsi invece alla ricerca di finanziamenti con cui riassestare i bilanci e rimettere in moto la macchina aziendale. <br> La riorganizzazione della holding, che opera a 360 gradi sul mercato e include una casa discografica, una società di management, un’agenzia di musica dal vivo, studi di registrazione e altre attività collegate, potrebbe comportare un taglio di 100 posti di lavoro e la chiusura di alcune sedi, nell’ambito di un processo di sostanziale revisione dei costi e delle attività patrimoniali. “Ristruttureremo l’azienda continuando ad appoggiare i nostri artisti”, ha scritto il presidente esecutivo Andy Taylor in un comunicato diramato agli organi di informazione. “Sono totalmente concentrato”, ha aggiunto, “nel riparare i danni subiti nel breve periodo da quella che è fondamentalmente un’azienda molto robusta”.