L’AI generativa avanza velocemente in ogni settore e, ancora, non è stato definito alcun quadro normativo che vada a regolamentarne l’uso. Ma c’è un altro punto su cui soffermarsi, prima di inoltrarci in discorsi sui massimi sistemi che spazierebbero dalla giurisdizione alla morale, e, forse, partire da qui: quante persone sanno esattamente cosa sia l’AI generativa? E quanto ne sanno? E quali sono le questioni legale legate a essa? È proprio partendo da queste domande che lo studio legale Reed Smith ha scritto e pubblicato "Entertainment and Media Guide to AI", una guida in cui spiega "perché l'IA ha un problema di formazione", oltre a delineare le sfide legate alla concessione di licenze, alla protezione dei dati e alle considerazioni sulla privacy, nonché alle problematiche legate alla proprietà intellettuale. La guida conclude così: "L'AI, con la sua continua evoluzione, trasformerà senza dubbio l'industria musicale in modi sia positivi sia impegnativi. La chiave sarà trovare un equilibrio che permetta l'innovazione rispettando i diritti e i contributi degli artisti umani. Il futuro potrebbe riservare un mix di musica generata dall'AI e creata dall'uomo, con collaborazioni tra artisti e algoritmi che diventeranno la norma”. Tornando al piano normativo, le istituzioni sono al lavoro su diverse soluzioni e proposte come, per esempio il Parlamento europeo che ha approvato il percorso di una nuova normativa, il cui disegno di legge è stato battezzato “AI Act”. Non solo le istituzioni: una coalizione di professionisti dell’industria musicale - di cui fanno parte la Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI), l’International Federation of the Phonographic Industry (IFPI),la British Phonographic Industry (BPI), la Recording Industry Association of America (RIAA), la Recording Academy, la SAG-AFTRA e SoundExchange - ha lanciato “Human Artistry Campaign”, la campagna che mira a delineare i confini ed evidenziare i benefici che derivano dall’intelligenza artificiale, sempre più presente nel settore. Sia l’”AI Act” che la “Human Artistry Campaign” sottolineano, sinteticamente, i seguenti punti: "assicurare che i sistemi di intelligenza artificiale siano supervisionati da persone, siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori ed ecologici” e “garantire in Europa uno sviluppo dell’intelligenza artificiale incentrato sull’uomo ed etico, con nuove regole di trasparenza e gestione del rischio per sistemi di AI che siano sostenuti dal Parlamento”.