Negli ultimi anni, Spotify ha cercato di potenziare i video podcast nel tentativo di stare al passo con il boom del formato breve (guidato da TikTok) e il risultati delle operazioni messe in atto sono stati riportati nel report del dsp svedese da cui si evince che il servizio di streaming musicale ospita attualmente più di 100.000 podcast che pubblicano episodi in video, con un aumento del 40% rispetto a marzo;si tratta ancora di una piccola parte dei suoi 5 milioni di contenuti totali. Incremento già previsto da Paul Vogel, direttore finanziario di Spotify, che nell’ambito della conferenza stampa annuale di Evercore, ha rilasciato un’intervista a Mark Mahaney, senior managing director di Evercore ISI, in cui ha spiegato il ruolo che i podcast stanno ricoprendo nel DSP svedese: “Crediamo che il modello di business per il podcasting sia molto forte nel lungo termine. All'Investor Day ho affermato che il 2022 sarà l’anno del picco in termini di impatto negativo sui margini lordi, ma il segmento diventerà redditizio nei prossimi 12-24 mesi”. Il manager si è soffermato sulla potenziale redditività del segmento, dichiarando: “Crediamo che il modello di business per il podcasting sia molto forte nel lungo termine. All'Investor Day ho affermato che il 2022 sarà l’anno del picco in termini di impatto negativo sui margini lordi, ma il segmento diventerà redditizio nei prossimi 12-24 mesi”. Per rafforzare la presenza nel settore e offrire ai propri utenti migliori soluzioni per il formato video, Spotify ha stretto diversi accordi con i creator per mettere in evidenza i loro contenuti video sull'applicazione; per esempio: il podcast "Anything Goes" di Emma Chamberlain è stato distribuito su diverse piattaforme come show solo in audio, ma i suoi podcast video sono un'esclusiva di Spotify, così come i contenuti video del youtuber Markiplier. La spinta di Spotify verso i podcast video riflette l'influenza di TikTok sul modo in cui le persone consumano i contenuti: poiché i video di breve durata sono decollati sull'applicazione e sui rivali di Instagram e YouTube, i creator e gli editori di media si sono concentrati a diffondere più contenuti sotto forma di video, cosicché i fan possono riutilizzare e condividere come video di breve durata. Ad esempio: i videoclip di un minuto del podcast "Call Her Daddy" di Alex Cooper, che è un'esclusiva di Spotify per audio e video, diventano spesso virali su TikTok, dove vengono postati anche dagli ascoltatori. L'attenzione ai video podcast segue una revisione delle operazioni di podcasting di Spotify: all'inizio di questo mese, Spotify ha tagliato 200 posti di lavoro, pari a circa il 2% del suo personale totale, soprattutto dalla sua unità di podcasting; l'azienda ha dichiarato di voler riorganizzare la propria attività del segmento per lavorare con un maggior numero di creator di alto livello. Julie McNamara, responsabile degli studi podcast globali di Spotify, a Kaya, in occasione della conferenza pubblicitaria Cannes Lions in Francia, ha dichiarato: "Non c'è abbastanza spazio per i creatori di alto livello. Nei podcast, i primi, diciamo 2.000 creator, prendono la maggior parte in termini di audience. Stiamo lavorando per abbinare algoritmi e contenuti in modo da poter offrire un'attenzione particolare ai casi in cui c'è un impegno continuo". Alcuni podcaster affermano che per i fan è ancora difficile trovare i loro contenuti su Spotify; Eric Wei, co-CEO e co-fondatore di Karat, che offre carte di credito e servizi finanziari per i creatori e co-conduce un podcast video in cui intervista i creatori, ha spoegato: "A volte vediamo alcuni dei nostri video longform aumentare le visualizzazioni su YouTube perché le persone arrivano attraverso gli short video. Anche Spotify sta cercando di farlo, ma è solo in ritardo". Wei ha dichiarato che i suoi podcast funzionano 30 volte meglio su YouTube che su Spotify in termini di visualizzazioni e numero di abbonati, ma il dsp di Daniel Ek è migliore per trattenere gli ascoltatori. Dopo che una clip di YouTube Short di un vecchio podcast video ha ricevuto oltre un milione di visualizzazioni, Wei ha detto che le visualizzazioni del video originale in formato lungo su YouTube sono passate da 2.000 a 20.000. Grandi aziende del settore dei media come Bloomberg e startup incentrate sui creatori hanno preso nota, oppure Veed, startup londinese presente nel nostro Creator Economy Database, offre strumenti di editing video molto apprezzati dai podcaster grazie al suo strumento gratuito per convertire i video in audio. Altre, come la startup Kajabi, consentono ai creatori di trasformare i video di lunga durata in brevi clip per i social media. Il risultato: dato che i video stanno attirando l'attenzione delle persone, Spotify aveva bisogno di fare grandi passi nel settore, ma non è ancora una piattaforma in cui i videoclip possano diventare virali, a meno che non vengano passati su TikTok, un modo fondamentale per i creatori di trovare nuovi fan.