Arpeggi Labs è una starup nata nel 2021 e con sede a San Francisco (California) che fornisce agli utenti uno strumento di creazione musicale online che sfrutta il web3 L’obiettivo, come si legge sul sito ufficiale, è quello di supportare gli artisti nel mondo delle piattaforme di streaming, offrendo un modello di retribuzione diverso; nel dettaglio: mette i musicisti in condizione di acquisire il 100% del valore del lavoro che creano attraverso strumenti di creazione semplici per NFT musicali completamente on-chain e costruire un nuovo ecosistema di produzione che utilizzi la tecnologia blockchain per incrementare la collaborazione e risolvere i problemi del settore relativi ai flussi di royalty e alle controversie sul copyright. Ma nel settore dell’industria musicale c’è un nuovo protagonista che sta mettendo in discussione le procedure e le dinamiche dello streaming: l’intelligenza artificiale. In particolare, gli artisti e le loro case discografiche sono contrariati dal fatto che le loro voci vengono utilizzate per brani deepfake senza autorizzazione, tanto che la major guidata da Lucian Grainge Universal Music Group ha lanciarto un monito all’intera filiera musical-tecnologic, in particolare alle big tech operanti negli ambiti dell’intelligenza artificiale, di sospendere per almeno sei mesi lo sviluppo di sistemi Gpt-4, al fine di permettere una regolazione a livello sovranazionale del settore. Le istituzioni sono a lavoro per definire quanto prima un quadro normativo; intanto, però,l'Unione Europea, per esempio, ha chiesto ai big player come Google, Meta, TikTok e Microsoft di iniziare a etichettare i contenuti generati dall'AI sui propri servizi. Arpeggi Labs non è rimasta indifferente all’evoluzione della scena- in cui c’è chi ama l’AI generativa e chi la odia- e lancia “Kits AI” per la concessione di licenze per le voci AI agli artisti. “Kits AI” è uno strumento che consente agli artisti di caricare clip della propria voce e di utilizzarle per addestrare un modello che può poi essere concesso in licenza ad altri musicisti. La società ha stabilito che la musica creata con le voci della sua "Official Artist Licensed Library" è destinata esclusivamente all'uso personale "fino a quando l'artista non approva il brano per l'uso commerciale" - a quel punto può essere pubblicata sui servizi digitali con "la corretta ripartizione delle royalty all'artista". Esiste anche una libreria di "voci generiche libere da vincoli commerciali" che i musicisti possono utilizzare mantenendo il 100% dei diritti d'autore sui brani realizzati. Al momento, “Kits AI” è stato lanciato in versione beta e sarà gratuito durante questo periodo, il che fa intuire che in futuro alcune funzioni potrebbero essere a pagamento