Una crescita nel volume d'affari del 12,5% su base annua, per un ammontare complessivo dei ricavi pari a 2,284 miliardi di dollari: questo il bilancio del secondo trimestre del 2023 comunicato in queste ore da Sony Music. La major guidata da Rob Stringer ha visto la propria divisione discografica generare 1,736 miliardi di dollari, in crescita su base annua del 12,5% e - quindi - perfettamente in media con il dato registrato da tutte le attività riferibili al gruppo: lo streaming, in particolare, ha fruttato 1,2 miliardi di dollari, il 12% in più di quanto fatto incassare nello stesso periodo del 2022. Mentre il fisico ha fatto segnare un flessione (182,4 milioni di dollari, 7,8 punti percentuali in meno rispetto all'anno scorso), un vero e proprio boom è stato osservato nelle altre attività connesse alla musica registrata (pubbliche esecuzioni, licensing e sincronizzazioni), che con un'impennata del 39,1% hanno generato 210,7 milioni di dollari. La divisione editoriale di Sony Music è cresciuta del 12,6% su base annua, pesando sul bilancio trimestrale per 548,5 milioni di euro, 303,7 milioni dei quali prodotti solo grazie alle attività delle piattaforme digitali (+17,6%).