La Siae, in questo momento, è un corpo senza testa: niente presidente, e niente direttore generale. Alla massima carica della società è stato designato - con il benestare di autori come Baglioni, Venditti, Mogol e Morricone - l’avvocato Giorgio Assumma (vedi News), tuttora in attesa di un sì da parte di Governo e Parlamento. <br> Ma la vera novità delle ultime ore è che la terza sezione del TAR del Lazio ha accolto un ricorso presentato dal consigliere (di nomina governativa) Giuseppe Afeltra e dal Codacons, annullando la revoca del mandato al direttore generale Gianni Profita e la sua sostituzione con Angelo Della Valle (vedi News). Al consiglio di amministrazione della società, autore delle due delibere, sono stati contestati vizi di forma e di procedura: la prima in particolare, risalente al 30 luglio scorso, venne presa in assenza dei due membri di nomina governativa (Afeltra e Augusto Pistolesi) e dello stesso Profita, in quel momento impegnato a rappresentare la Siae in un’assemblea in corso alla Rai. <br> La situazione, a viale della Letteratura, resta nebulosa: Profita potrebbe essere reintegrato nelle sue funzioni, mentre qualcuno profila per l’ennesima volta l’ipotesi di un commissariamento, già minacciato dal ministro Buttiglione qualche mese addietro. (vedi News).