La polemica sui Cd “copy control”, che limitano le possibilità di ascolto e di copia del programma musicale contenuto nel supporto, non coinvolge più soltanto i consumatori ma anche un numero crescente di artisti: tanto che alcuni personaggi di spicco del rock statunitense, come Foo Fighters e Dave Matthews Band, hanno dichiarato pubblicamente la loro avversione per questo tipo di prodotto, arrivando al punto di fornire, attraverso i loro siti Web, informazioni e consigli ai fan sul come eludere i blocchi tecnologici incorporati nel Cd. Il nocciolo della questione riguarda il formato di compressione utilizzato dalle case discografiche che stanno adottando il sistema anticopia DRM, Sony BMG ed EMI (Universal e Warner restano per il momento alla finestra): i Cd protetti funzionano con il WMA di Microsoft e non con il software FairPlay sviluppato e utilizzato da Apple Computer, con la conseguenza che i dischi stessi non possono essere copiati direttamente sulla memoria dei lettori portatili iPod (la soluzione consigliata è quella di convertite il Cd in file audio WMA, copiare questi ultimi dal computer a un Cd vergine – ovviamente non protetto – e quindi passarne il contenuto su iTunes). La stessa Sony, che ha già messo in circolazione 13 milioni di dischi con protezione DRM, si deve essere resa conto dell’entità del problema se ha deciso di rispondere ai reclami dei consumatori fornendo un indirizzo Internet (http://cp.sonybmg.com/xcp) dove gli utenti possono trovare risposta ai loro problemi (e non sono mancati i commenti ironici su questo singolare balletto che prevede un passo in una direzione e uno in un'altra). Quanto all’incompatibilità con l’iPod, i portavoce della major discografica scaricano il barile sulla Apple, invitando i fan a fare pressioni sulla società californiana affinché si convinca ad autorizzare l’uso del FairPlay sui Cd "copy control".