+141% su base annua, con 1.905 segnalazioni nei primi sette mesi del 2023: sono i dati emersi dall’indagine effettuata dalla società bancaria Santander relative alle truffe sulla vendita di biglietti per eventi dal vivo nel Regno Unito. Chris Ainsley, head of fraud risk managemen di Santander, ha spiegato: "Che si tratti di acquistare biglietti per il vostro artista preferito, per la Coppa del Mondo di Rugby o per la vostra squadra di calcio, non fate passi falsi per non essere truffati. Se qualcuno è stato contattato da uno sconosciuto o ha visto un annuncio online con un'offerta che sembra troppo bella per essere vera, potrebbe essere proprio così. Le persone dovrebbero stare attente alle potenziali truffe e acquistare i biglietti solo da venditori ufficiali". Le vendite illecite sono tipicamente pubblicizzate sui social media o attraverso siti web falsi; due terzi dei reclami dei clienti (67%) hanno dichiarato che la truffa ha avuto origine dai social media e che le richieste di risarcimento - che rappresentano quasi la metà (47%) di tutte le richieste presentate- riguardano biglietti per concerti e festival, seguiti da calcio (17%) e voli (7%). I clienti di età compresa tra i 19 e i 34 anni hanno rappresentato il 60% di tutte le richieste di risarcimento, mentre gli over 35 hanno riportato le perdite più significative con una media di 194 sterline. Un numero considerevole di persone che ha dichiarato di essere state vittime di una truffa ha pensato di acquistare un biglietto da Ticketmaster, perché l'operazione è stato effettuata su un sito che gli assomigliava. I truffatori di biglietti sanno che molti fan non hanno ancora acquisito familiarità con le nuove tecnologie e molti sfruttano questa mancanza di conoscenza offrendo biglietti digitali in vendita sui social media, su Craigslist o su siti web falsi progettati per sembrare venditori affidabili; a meno che l'acquirente non conosca personalmente il venditore, l'acquisto di biglietti con servizi peer-to-peer come Venmo, CashApp o PayPal è sconsigliato. Un altro consiglio è che i consumatori che acquistano biglietti validi dovrebbero fare attenzione a non pubblicare foto del loro acquisto online, poiché i ladri possono rubare il codice a barre o altre informazioni per partecipare direttamente all'evento o per creare un'immagine del loro biglietto. Oltre alla truffe, il Regno Unito è impegnato anche sul fronte del secondary ticketing: lo scorso dicembre la Corte d'Appello ha condannato Peter Hunter e David Smith, ex operatori di Ticket Wiz e BZZ, di condotta fraudolenta in relazione alla loro attività di bagarinaggio e di sentenziato di restituire circa 6milioni sterline.