Un risparmio energetico pari all’ 85%: è il risultato raggiunto dalle aziende che hanno usato il polietilene tereftalato (PET) riciclabile come materiale di base per produrre vinili invece del PVC. Stessa alternativa adottata per "EcoRecord", il vinile eco sostenibile firmato Warner Music Group e Sonopress- società tedesca, braccio produttivo del gruppo Bertelsmann- che verrà prodotto presso lo stabilimento di quest’ultima in Germania. Sven Deutschmann, amministratore delegato di Sonopress, ha spiegato: "Fin dall'inizio ci siamo posti l'obiettivo di far sì che la qualità dell'EcoRecord fosse pari a quella di un LP in vinile prodotto in modo convenzionale in termini di qualità del suono. Non deve solo convincere gli esperti, ma soprattutto offrire all'amante della musica un'eccellente sensazione e un'ottima esperienza di ascolto". Salvatore Monteleone, EVP global operations di WMG, ha dichiarato che il progetto è una delle numerose "iniziative di innovazione green" che la major discografica ha in corso con i suoi partner: “Il nostro obiettivo con questo progetto è quello di fornire agli appassionati il suono di alta qualità del vinile, riducendo al minimo le emissioni di carbonio nella produzione ed eliminando l'uso del PVC". La produzione di vinili eco sostenibili- senza sacrificare la qualità del suono- è stata alla base dell'iniziativa della startup Evolution Music che nel luglio 2022 aveva annunciato di essere a lavoro sul primo disco in vinile bioplastico, progetto concretizzatosi con la prima pubblicazione di un vinile 12 pollici di Michael Stipe in collaborazione con Beat Wolfe. Un altro caso è quello della società francese Naked Record Club, "il primo club ecologico al mondo di dischi in vinile", che produce i dischi presso l'impianto di stampa olandese Deepgrooves, che gestisce una fabbrica a emissioni zero al 99%.