“Una delle cose di cui pochissime persone si rendono conto è che in questo decennio assisteremo a una rivoluzione, e quella rivoluzione sarà il mercato musicale numero uno al mondo, che sarà quello asiatico": sono le parole pronunciate nel 2021 nell’ambito del Midem dal ceo di Believe Denis Ladegaillerie sul potenziale del mercato asiatico. Potenziale che ha trovato riscontro anche nei dati resi noti lo scorso settembre in occasione dei dieci anni di attività sui mercati asiatici, periodo in cui la società francese ha distribuito ad artisti ed etichette locali oltre 700 milioni di euro. A marzo Believe- azionista di maggioranza di TuneCore Japan- ha annunciato l’apertura di un nuovo ufficio nella città di Tokyo (Giappone) e adesso è arrivata la notizia che questo è diventato operativo per due servizi: Believe Label & Artist Solutions - un servizio di marketing e consulenza per artisti ed etichette- e Believe Artist Services, che fornisce strategie di marketing, analisi dei dati, supporto finanziario e distribuzione musicale agli artisti. Tra i dirigenti chiave dell'azienda in questo mercato figurano Erika Ogawa come Direttore Generale per il Giappone e Mari Ochiai come Responsabile dei servizi agli artisti. Erika Ogawa, direttore generale di Believe Japan, ha recentemente rilasciato un'intervista al sito della casa madre in cui ha delineato alcune delle tendenze che ritiene necessarie affinché il mercato giapponese dello streaming cresca più rapidamente, spiegando: “È fondamentale che gli artisti e l'industria musicale ottengano un accesso più ampio a informazioni diverse e avanzate dal mercato internazionale e ne migliorino la comprensione. In secondo luogo, i vertici delle etichette dovrebbero stanziare in modo proattivo maggiori risorse per il digitale e nominare i giusti leader emergenti in grado di navigare abilmente nel panorama digitale. Ciò implica l'ottimizzazione degli investimenti di marketing digitale e delle strategie di marketing editoriale, migliorando al contempo la comprensione delle raccomandazioni basate su algoritmi e della monetizzazione su YouTube".