"Fai rumore", cantava qualche anno fa Diodato: oltre le intenzioni del cantautore, diventò l'inno di un periodo di "silenzio innaturale". La pandemia è finita, siamo tornati alla nostra vita cittadina, ai rumori di fondo da eliminare: un po' di silenzio, per ascoltare buona musica, è bene accetto. Anzi, è uno dei campi di competizione dell'industria che ruota attorno alla musica: se le piattaforme streaming si differenziano (anche) per la qualità sonora, i produttori di hardware si giocano una parte della reputazione sulla capacità di farci ascoltare meglio le canzoni silenziando il mondo esterno. Non stupisce, quindi, che il "selling point" e lo slogan dei nuovi auricolari wireless Sony siano "The best noise cancelling". Per rinforzare l'idea, Sony ha arruolato in Italia come testimonial Dardust, secondo cui questa funzione "mi permette di isolare il mondo fuori e immergermi nella magia del processo creativo". La competizione in questo campo è tutt'altro che nuova: nel campo delle "cuffione" ha fatto la fortuna di un marchio come Bose in tempi non sospetti. Ma ora il terreno è quello degli auricolari wireless; e fu proprio Sony, 4 anni fa, a presentare il primo modello con la cancellazione del rumore; le Sony WF-1000XM5, da poco in commercio, sono la terza generazione delle pioniere WF-1000XM3 (qua la nostra recensione). Solo che, appunto, sono passati anni - che sembrano decenni in termini di innovazione tecnolgica. I dati: le WF-1000XM5 seguono il design già minimale delle WF-1000XM4 di due anni fa, perfezionandolo: la scatolina nera che le contiene è solo leggermente più grossa di quella delle AirPods Pro 2, le dirette concorrenti di casa Apple. Sono significativamente più piccole (25%) e più leggere (20%) del modello precedente. Siamo anni luce dall'ingombro delle WF-1000XM3: si calzano nel padiglione, senza protuberanze verso il basso e senza gambetta come le AirPods. La batteria dichiarata è la stessa (24 ore con la custodia), e le basi sono le stesse: i controlli sono a sfioramento. Il padiglione sinistro controlla le chiamate e il rumore, il destro la riproduzione della musica. Si possono controllare anche con i movimenti della testa, e un'applicazione specifica su telefonino permette di controllare le varie funzioni e ottimizzazioni. Il suono è sempre ottimo; come le predecessori suonano equilibrate, ma nell'applicazione c'è un equalizzatore per calibrare le preferenze. Supportano, in alcuni casi, un codec (ovvero una codifica del suono) ad alta definizione, nonché il 360 Reality Audio, versione proprietaria del Dolby Atmos che però è disponibile solo su alcune piattaforme come Tidal e Nugs.net. Anche la cancellazione del rumore è ottima. Dipende ovviamente anche da fattori "meccanici", ovvero la scelta dei gommini (sono forniti di 4 misure, in memory foam) e da come le cuffie vengono posizionate e sigillate nell'orecchio, ma come sempre nelle cuffie Sony la cancellazione attiva è notevole. La migliore? Non saprei: le ho confrontate con altre cuffie, e il livello è simile. Il fatto è che ormai la maggior parte delle cuffie hanno standard talmente alti in questo campo che la competizione si sposta anche su altri versanti. Così, come le AirPods, anche le Sony WF-1000XM5 hanno una funzionalità "adattiva", che filtra automaticamente i rumori in base a vari parametri: in questo caso, dipende se siete fermi, camminate, correte, o siete su un mezzo pubblico, oppure in base a dove vi trovate (bisogna abilitare la geolocalizzazione continua). Mi sono trovato meglio, in questo campo, con il suono adattivo delle AirPods Pro che più semplicemente reagisce ai rumori esterni, ma è una questione di gusti personali. Come le predecessori, le Sony WF-1000XM5 si candidano a migliori auricolari wireless sul mercato: un posizionamento indicato anche dal prezzo importante (320€). La scelta finale, oltre che dal budget, dipemde anche dall'ecosistema dell'utente. È questo il pregio e limite di ogni cuffia: le Sony funzionano bene con tutti i device, un po' meno bene con Apple (usare un'app esterna per controllare gli auricolari può essere controintuitivo), l'esatto opposto delle AirPods che funzionano bene con iOS e male con gli altri device. In definitiva, un gran paio di auricolari wireless: la competizione nel campo dell'eliminazione del rumore per ascoltare meglio la musica rimane aperta.