TikTok ha presentato una nuova funzionalità - battezzata Add to Music App - che permette agli utenti di ascoltare le canzoni scoperte attraverso il social direttamente sui servizi di streaming musicale: l’opzione, che sarà disponibile in prima istanza sui mercati britannico e statunitense, è frutto di un accordo tra la società controllata da Bytedance e “alcuni tra i maggiori DSP musicali, tra i quali Amazon Music e Spotify”. Come “uno dei posti migliori al mondo per scoprire nuova musica, creando costantemente tendenze virali che guidano l'ascolto di musica sui servizi di streaming”, TikTok - come precisato in una nota dal responsabile musicale del social Ole Obermann - intende porsi come “un collegamento diretto tra la scoperta sulla nostra piattaforma e il consumo su un servizio di streaming musicale”, rendendo “più facile che mai per gli appassionati di musica godersi l'intera canzone sul servizio di streaming musicale di loro scelta, generando così un valore ancora maggiore per artisti e titolari dei diritti”. “Alcuni degli aspetti migliori dell'essere appassionati di musica sono quei momenti fortuiti in cui scopri una nuova canzone o un nuovo artista con cui ti connetti immediatamente”, ha spiegato la dirigente di Amazon Music Karolina Joynathsing: “Stiamo cercando di rendere più semplice convertire quei momenti in un fenomeno di fandom duraturo. La nostra collaborazione con TikTok va in questa direzione: rendere più semplice per i fan ascoltare la musica che amano e per gli artisti crearsi una fanbase”. “Non importa dove tu sia o che momento tu stia vivendo: vogliamo renderti più semplice ottenere la musica che ami”, ha aggiunto Sten Garmark, Vice President, Global Head of Consumer Experience di Spotify: “Questo implica essere ovunque siano i nostri utenti, e creare modi semplici per salvare i brani su Spotify per goderseli quando e come scelgono di ascoltarli. Essendo noi il più grande servizio di streaming audio in abbonamento al mondo, la nostra missione è riunire artisti e fan, in modo che tu possa ascoltare di più ciò che ami, su qualsiasi piattaforma o dispositivo. In sostanza, non avrai bisogno di trovare la musica più adatta al momento. Sarà lei a trovare te”. “TikTok è la piattaforma più potente al mondo per la scoperta e la promozione della musica, che aiuta gli artisti a connettersi con la nostra comunità globale per stimolare il coinvolgimento con la loro musica”, ha ribadito Obermann: “Add to Music App fa un ulteriore passo avanti in questo processo, creando un collegamento diretto tra la scoperta su TikTok e il consumo su un servizio di streaming musicale, rendendo più semplice che mai per gli appassionati di musica godersi l'intero brano sul servizio di streaming musicale di loro scelta, e - inoltre - generando un valore ancora maggiore per gli artisti e i titolari dei diritti”. Resta da chiarire, al momento, quali siano - esattamente - i DSP che avranno accesso a questa funzionalità. Secondo fonti di stampa internazionale della partita potrebbe essere già anche Apple Music. Non dovrebbe mancare nemmeno TikTok Music, il servizio di streaming di TikTok, che - seppure a oggi disponibile su un numero limitato di mercati - già permette la sincronizzazione tra gli account del social e del DSP a esso collegato. La novità annunciata oggi potrebbe sancire la definitiva accettazione di TikTok come interlocutore affidabile da parte dell'establishment discografico mondiale, dopo la sigla degli accordi di licenza con le tre major e con i principali gruppi indipendenti necessari al lancio del servizio streaming proprietario. Il tema degli short video, infatti, risultava essere uno degli ultimi nodi irrisolti nel rapporto tra la piattaforma cinese e l’industria della musica registrata occidentale: nel rapporto relativo al primo semestre di quest’anno il Syndicat National de l'édition Phonographique, ente che rappresenta il comparto discografico francese, aveva individuato negli short video come quelli sui quali è basato TikTok una delle principali criticità sulla strada della crescita del settore. “Su tutte le applicazioni di short video combinate, la musica è al centro del 64% dei contenuti, in base ai dati IFPI 2022”, si leggeva nel report: “Questi nuovi usi molto popolari vengono lanciati in tutto il mondo basando sulla musica l’appeal del contenuto proposto. In questo modo si inibisce il compimento di un modello virtuoso, che possa concludersi nella sottoscrizione di un abbonamento”, dirottando il pubblico potenzialmente amante della musica (e quindi disposto a pagare per ascoltarla) a soluzioni che prevedano di “accontentarsi di estratti da qualche secondo senza scoprire e ascoltare le canzoni nella loro interezza tramite i servizi di streaming a pagamento”. Add to Music App, di fatto, pare escogitata non solo per scongiurare l’eventualità dell’”erosione”, da parte degli short video, del consumo di musica sulle piattaforme di streaming, ma anche per rassicurare artisti, titolari dei diritti ed etichette sulla considerazione che - nel quartier generale di Pechino - la dirigenza del social ha per l’industria discografica internazionale, mettendo ancora una volta TikTok al centro delle dinamiche di fruizione dei contenuti.