C’è voluto Steve Jobs della Apple, identificato come nemico comune, per convincere gli arcirivali di Seattle Bill Gates e Rob Glaser, amministratore delegato di RealNetworks ed ex dirigente Microsoft, a firmare un trattato di pace. L’accordo, che permette a Gates di chiudere una causa antitrust da 1 miliardo di dollari intentata da Glaser nel dicembre del 2003, comporta il versamento all’amico ritrovato (ed ex testimone di nozze) di una cifra che si aggira intorno ai 761 milioni di dollari (in contanti, e nell’arco di due anni) nonché l’avvio di un ambizioso programma di collaborazione che da qui a un anno e mezzo dovrebbe portare le due società ad integrare progressivamente i propri prodotti e servizi in campo musicale: tramite i suoi software, il suo motore di ricerca e i suoi servizi on-line Microsoft si impegnerà ad esempio a indirizzare i propri consumatori verso la piattaforma musicale del concorrente, Rhapsody (comprato da RealNetworks nel 2003, vedi News), mentre gli ingegneri delle due aziende di Seattle si impegneranno a sviluppare la massima compatibilità possibile tra il software Real Player e il WMA di Microsoft. Ma non c’è solo Apple, nel mirino della coppia: l’alleanza punta anche a frenare la marcia di Yahoo!, prossimo a lanciare un nuovo servizio di musica digitale, e del motore di ricerca Google che Gates, con l’aiuto di Glaser, intende contrastare anche ampliando l’offerta di musica e video sul suo portale Msn Search. Contemporaneamente, dopo aver patteggiato con Time Warner e Sun Microsystems, il boss di Microsoft si lascia alle spalle un altro spinoso contenzioso. <br> “Tutto risale ad almeno un anno fa, quando rendemmo pubblica la tecnologia Harmony che punta alla interoperabilità tra sistemi diversi di protezione dei diritti digitali, compresi il WMA e il FairPlay di Apple”, ha spiegato Glaser al sito CNET dopo l’annuncio pubblico che lui e Gates hanno fatto da un palco di Seattle. “A quel punto abbiamo capito di avere la stessa visione del futuro. Oggi chiudiamo un capitolo e ne apriamo un altro”.