Hipgnosis Songs Fund, sulle cui recenti traversie societarie abbiamo riferito qui, ha ceduto una parte dei suoi diritti musicali a un prezzo fortemente scontato per fare fronte a impellenti necessità di liquidità. Nell’annuncio di ieri alla Borsa di Londra, dove il fondo è quotato, dichiara di avere venduto 20.000 brani definiti "non core" e non specificati per complessivi $ 23,1 milioni: la cifra equivale a uno sconto del 14% rispetto alla valutazione degli asset a bilancio il 30 settembre. Come è noto, era precedentemente fallito il tentativo di vendere quasi un quinto del proprio catalogo di brani a Blackstone – azionista di Hipgnosis Song Management - per $ 440 milioni (con uno sconto del 24% rispetto alla loro valutazione precedente al netto delle commissioni). La necessità di liquidità della società risiede nei propri obblighi di debito, parte del quale è a scadenza. Merck Mercuriadis, fondatore di Hipgnosis, ha avallato a ottobre un cambio di valutazione dei futuri introiti, stimati da Hipgnosis in misura inferiore rispetto alle attese a causa dell'incremento dei tassi di interesse. Di conseguenza l'azienda ha cancellato lo stacco dei dividendi agli azionisti, sostenendo che i cambiamenti nella determinazione delle royalties da streaming in U.S.A. avevano ridotto le prospettive di guadagno e che il pagamento di un dividendo avrebbe comportato la violazione di clausole contrattuali e accordi con i creditori. Il cattivo andamento economico si è riflesso anche nel corso del titolo: il fondo era stato quotato alla Borsa di Londra a metà del 2018 con un prezzo delle azioni pari a una sterlina che, dopo un forte incremento nel 2021 (valutazione superiore a £ 1,25 ), è drasticamente sceso nel settembre dell’anno successivo e da allora quota sotto i 70 pence. Hipgnosis ha dichiarato che utilizzerà il ricavato dalla vendita per rimborsare parte della sua linea di credito ricorrente, "fornendo alla società una maggiore flessibilità nei futuri rapporti di conformità alle clausole". A margine, si noti che il revisore contabile del gruppo, la “major” dell’accounting PwC, ha posto fine il mese scorso al proprio incarico; che prosegue la ricerca di un nuovo presidente dopo che gli azionisti hanno votato contro Andrew Sutch, presidente uscente; e che la società pubblicherà i risultati per i sei mesi fino al 30 settembre la prossima settimana, martedì 19 dicembre.