Come era prevedibile, la mossa della major guidata da Lucian Grainge – il ritiro del proprio catalogo da TikTok – non resterà una questione a due con la piattaforma cinese. Nel fine settimana NMPA, Hipgnosis Song Management e Primary Wave hanno pubblicamente sostenuto la decisione di Universal Music Group di rimuovere la sua musica da TikTok a causa di una disputa su un nuovo accordo di licenza. "La nozione che TikTok cerchi di giustificare il sottopagamento volontario degli artisti perché, come afferma la piattaforma, offre agli artisti 'promozione' è una vecchia argomentazione senza senso che non ha posto in nessuna moderna industria musicale", ha dichiarato il fondatore e CEO di Primary Wave, Larry Mestel: "Artisti e autori devono essere adeguatamente compensati per il loro lavoro e protetti dall'uso non etico dell'intelligenza artificiale. Punto. Siamo orgogliosi di stare al fianco di UMG e degli avvocati degli artisti che hanno chiesto a TikTok di pagare in modo appropriato e proteggere i cantautori e gli artisti che sono fondamentali per la crescita e la rilevanza culturale della piattaforma". Gli fa eco Merck Mercuriadis di Hipgnosis: "Universal ha fatto la cosa giusta qui, dal punto di vista dell'assicurarsi che il 'gorilla da 800 libbre' del nostro settore affermi un tono che sia nel migliore interesse dei titolari dei diritti musicali, ma in particolare degli autori". David Israelite, presidente e CEO di NMPA rincara la dose: "La musica è una forza trainante dietro al successo di TikTok ed è una vera sventura che TikTok sembri non valorizzare i creatori musicali che alimentano il suo business. Crediamo che i cantautori debbano essere valorizzati e compensati equamente, e crediamo che l'intelligenza artificiale non debba mai essere utilizzata per diluire il valore della creatività umana. Abbiamo visto altre piattaforme di social media commettere l'errore di sostenere che la promozione dovrebbe sostituire una giusta compensazione. È un argomento sbagliato, e perderanno". Infine, ecco la dichiarazione del CEO di Downtown Music Holdings, Andrew Bergman: "Ci sforziamo a Downtown di garantire che gli artisti, i cantautori e i titolari dei diritti siano equamente compensati per i loro sforzi creativi. Negli ultimi anni, nonostante il successo meteorico della piattaforma, questo non è stato il caso con TikTok. È ora di ricalibrare la partnership tra l'industria musicale e TikTok per riequilibrare il bilancio".