Björn Ulvaeus, Dave Stewart e Quincy Jones si uniscono al fondo di investimento europeo Lansdowne Partners per investire in Salt, società che si occupa di gestisce delle royalties musicali dalla fase di attribuzione a quella di distribuzione. Doug Imrie, CEO di Salt, ha dichiarato: "Fare e distribuire musica è più facile che mai. Ma i sistemi di accredito e di ricompensa sono fermi all'era pre-digitale, incapaci di competere in un mondo in cui 140.000 brani vengono aggiunti a Spotify ogni giorno. Ecco perché abbiamo creato Salt. Salt si inserisce nei sistemi di back-office esistenti, elaborando l'utilizzo, confrontando la proprietà e calcolando le distribuzioni con una velocità e una precisione da cloud. Con Salt, i creator di musica saranno ascoltati e pagati. Siamo orgogliosi che persone del calibro di Dave, Quincy, Dan e Björn, che hanno creato alcuni dei brani musicali più ascoltati di tutti i tempi, abbiano investito nei nostri progetti per aiutare altri musicisti e autori. Diamo inoltre un caloroso benvenuto a Lansdowne Partners come investitori per contribuire ad supportare l'espansione globale di Salt". A seguito dell'investimento, Björn Ulvaeus è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Salt insieme a Robert Ashcroft - ex amministratore delegato della società di raccolta britannica PRS for Music - e Roger Faxon - ex amministratore delegato di EMI - mentre Dan Kurtz assume il ruolo di vicepresidente senior per gli USA e Niclas Molinder viene nominato responsabile delle relazioni con l'industria. Björn Ulvaeus ha aggiunto: "Sono lieto di essere entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Salt e di lavorare con questo team di esperti del settore impegnati a portare trasparenza e accuratezza all'industria musicale. La tecnologia rivoluzionaria di Salt consentirà un flusso fluido e sicuro di pagamenti delle royalties a coloro che producono la musica e che fanno crescere l'industria, assicurando loro un'equa retribuzione per ogni riproduzione". Il commento di Dave Stewart: "Sono passati 40 anni da quando abbiamo pubblicato ‘Sweet Dreams’, ma ora per molti nuovi cantautori e artisti ottenere il pagamento per il loro lavoro è diventato un po' un incubo. Affinché l'industria musicale possa sopravvivere e prosperare, è fondamentale che gli artisti ottengano pagamenti rapidi e accurati per il loro lavoro. Salt è la soluzione che i cantautori aspettavano da anni ed è per questo che ho voluto investire". L’obiettivo d Salt è quello di superare il problema dell'elaborazione dei metadati - che priva gli autori e i titolari di diritti di 500 milioni di sterline all'anno di royalties non reclamate o assegnate in modo errato, stando ai dati del report dell'Ivors Academy - garantendo ai musicisti un compenso equo e preciso per il loro lavoro quando vengono ascoltati in streaming o se il loro brano viene scaricato dalle piattaforme. Oltre a Salt, è presente anche Session che permette a cantautori, produttori, artisti e altri interpreti di assegnare facilmente i metadati e i crediti d'autore corretti alle loro opere durante il processo di creazione, nonché di condividere le uscite musicali con l'industria a valle, il tutto gratuitamente. Salt ha firmato un accordo decennale per la gestione di oltre 3 miliardi di euro (2,6 miliardi di sterline, 3,4 miliardi di dollari) di royalties musicali con BumaStemra, la società olandese di raccolta musicale che rappresenta gli interessi di autori ed editori musicali e ha appena firmato un accordo con The Mechanical Licensing Collective (The MLC) negli Stati Uniti per fornire servizi di matching dei dati al fine di migliorare la riscossione dei diritti musicali e delle royalties per i creatori di musica.