Viagogo ha raggiunto un accordo con la Fédération Romande des Consommateurs (FRC), la più grande organizzazione svizzera per la tutela dei consumatori. La società di secondary ticketing che ha la sua sede europea in Svizzera, ha stanziato circa 105.000 euro come risarcimento per le 807 persone che hanno presentato alla FRC reclami contro di lei prima del 5 febbraio 2024. Viagogo ha inoltre accettato di apportare alcune modifiche al suo sito web svizzero. Ovvero, nello specifico: - Indicare lo status della piattaforma come mercato di rivendita nelle tre lingue nazionali della Svizzera e in inglese, in modo che i consumatori non siano indotti a credere di acquistare da un venditore ufficiale. - Maggiore trasparenza sui prezzi dei biglietti e sulle informazioni sui posti a sedere, con il costo totale e le informazioni sui posti a sedere chiaramente indicati durante tutto il processo di acquisto. - Un numero ridotto di finestre “pop-up”, per limitare la pressione esercitata sui consumatori per effettuare un acquisto. - Identificare chiaramente i rivenditori, in modo che gli acquirenti non credano falsamente di acquistare da un altro consumatore. La FRC ha presentato una denuncia penale contro Viagogo presso la Procura di Ginevra nel 2017 dopo aver ricevuto oltre 100 denunce contro il sito per la mancanza di trasparenza sui prezzi e le strategie di vendita forzata che portavano i consumatori a credere di acquistare i biglietti da un rivenditore ufficiale. Con le misure sopra riportate da parte della società di secondary ticketing la FRC ha ritirato la causa nei confronti di Viagogo. Tuttavia, qualora Viagogo non rispettasse uno qualsiasi degli impegni presi, la FRC sarà libera di presentare una nuova denuncia. Commentando la notizia, il direttore della FEAT (The Face-value European Alliance for Ticketing) Sam Shemtob ha dichiarato: “Sebbene sia una grande notizia, l’accordo – raggiunto dopo sei anni di lavoro legale – evidenzia la difficoltà di portare i siti di rivendita di biglietti senza limiti nei tribunali. Per i consumatori dell’Unione Europea ci auguriamo e speriamo che il nuovo Digital Services Act, che richiede ai mercati online di migliorare la trasparenza e di astenersi dall'usare strategia di acquisto forzato, venga applicato energicamente”. Dal 2016 ad oggi ci sono stati, nell'Unione Europea, oltre 40 procedimenti legali contro venditori di biglietti e piattaforme di rivendita. La Face-value European Alliance for Ticketing è un'organizzazione senza scopo di lucro, nata nel 2019, per promuovere migliori pratiche riguardo la rivendita dei biglietti in tutta Europa.