HYBE, la più grande società discografica (e non solo) coreana considerata la principale fucina di star K-pop, nel 2023 ha visto i suoi ricavi crescere del 22,6% a quota 1,6 miliardi di dollari, con un margine operativo lordo pari a 298 milioni di dollari. La divisione dedicata alla musica registrata dell’azienda ha visto le proprie entrate crescere del 75,8% a 427,3 milioni di dollari. La performance migliore, tuttavia, è stata registrata dal ramo d’azienda lancio nel 2020 e battezzato Artist Direct Involvement, che gestisce le presenze dei nomi presenti nel roster dell’etichetta nell’attività del gruppo (gestendo sostanzialmente i diritti di immagine), cresciuto del 51,4% a quota 1,125 miliardi di dollari. Le attività di HYBE legate alla musica dal vivo sono cresciute del 39,1 su base annua a 274,7 milioni di dollari. Analizzando i flussi delle entrate, il mercato domestico si è rivelato il principale contributore al bilancio di HYBE con il 36% del gettito di entrate registrato, seguito dal Giappone con il 31% e dal Nord America con il 26%. Il resto della regione asiatica (esclusa la Cina) ha pesato sul totale dei ricavi per il 3%, con Pechino a incidere appena per l’1%. Riguardo i best seller dell’anno, a registrare la migliore prestazione tra gli appartenenti alla scuderia del gruppo sono stati i Seventeen, seguiti dagli Stray Kids e Tomorrow X Together. Bene anche gli NTC Dream, le NewJeans e gli Enhypen, che pure - pur sommando le vendite dei loro album - insieme non riescono a eguagliare i record messi a segno dalla formazione di “Face the Sun”.