Metà dei 9 miliardi di dollari versati da Spotify all’industria della musica registrata è andata nelle casse di etichette slegate dal circuito delle multinazionali: a rivelarlo è stato lo stesso servizio di streaming audio svedese, rivelando come la cifra, a oggi, rappresenti l’importo annuale più alto mai corrisposto da un singolo DSP a case discografiche esterne alle major. A far segnare un nuovo record è anche la quota sul totale dei ricavi&nbsp;"girati" alle indie da&nbsp;Spotify, che mai prima d’ora si era avvicinata alla metà del totale.

Occorre specificare, tuttavia, come le big three possano non essere del tutto estranee a questa “metà” dei ricavi: nel calcolo sono stati incluse anche le realtà discografiche indipendenti “appoggiate” alle divisioni dedicati ai servizi delle major, ovvero Virgin Music Label &amp; Artist Services di Universal Music, The Orchard di Sony Music e ADA di Warner Music.

Come spiegato dalla società nell’ultimo rapporto annuale depositato presso la Securities and Exchange Commission, il 74% delle opere presenti nel catalogo del servizio è ascrivibile a licenze sottoscritte con le tre major e con Merlin, una delle più grandi società di licensing a disposizione delle indipendenti;&nbsp;il restante 26% dell’offerta proviene da unsigned approdati al DSP tramite società di servizi come Tunecore o Distrokid o da realtà discografiche titolari di accordi diretti con l’azienda.

Spotify ha dichiarato di aver corrisposto all’industria discografica 48 miliardi di dollari dall’inizio delle proprie attività, nel 2008: in diverse occasioni - soprattutto durante la <a href="https://www.rockol.it/news-741205/spotify-resta-in-uruguay-trovato-accordo-con-governo">“crisi uruguayana”</a> e il più recente <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-741292/spotify-tassa-sullo-streaming-musica-in-francia-come-funziona-polemica">scontro con il governo francese sulla “streaming tax”</a> - il DSP ha sostenuto di versare alla filiera discografica il 70% di ogni dollaro guadagnato attraverso le due forma di ricavo proprie del proprio modello di business, le sottoscrizioni a pagamento e la fruizione freemium supportata dalla pubblicità.

Spotify ha concluso il 2023 con <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742218/spotify-risultati-finanziari-quarto-trimestre-2023">602 milioni di utenti mensili attivi</a> (+23% su base annua) e 236 milioni di abbonati (+15% su base annua), superando così la guidance riguardante la crescita dell’utenza e portando i propri analisti a immaginare “un 2024 profittevole”. Il DSP ha annunciato solo pochi giorni fa la nascita di <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742652/spotify-consulenze-musicali-brand-nuova-divisione-aux">Spotify AUX</a>, ramo d’azienda dedicato alla consulenza rivolta alle aziende.

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Spotify, nel 2023 alle etichette indipendenti $ 4,5 miliardi

Industria

E’ la metà di quanto corrisposto dal DSP all’industria discografica lo scorso anno

Sugarmusic ha annunciato l’acquisizione di Platinum srl, società detentrice delle registrazioni live delle più importanti opere del repertorio di Paolo Conte: l’operazione è da inquadrare nel progetto di consolidamento del ruolo di editore musicale da parte dell’entità fondata da Caterina Caselli e oggi diretta da Filippo Sugar, alla quale - spiega una nota diffusa oggi, mercoledì 8 maggio - l’artista “ha riservato, anche per il futuro, i suoi diritti di artista interprete e di autore di composizioni musicali”.

“Siamo molto orgogliosi di aver potuto acquisire le opere e le registrazioni del catalogo di Paolo Conte”, hanno dichiarato Caselli e Sugar: “Questa acquisizione rappresenta per noi il prosieguo della missione che portiamo avanti da sempre: valorizzare musica e cultura senza tempo, lavorando per divulgare i grandi capolavori della musica italiana a più persone possibile. Sugar e il Maestro hanno un rapporto di collaborazione che prosegue da decenni: la scelta di rinnovarlo e approfondirlo ci entusiasma, spingendoci a immaginare nuovi scenari e progetti per queste opere immortali”.

Paolo Conte, a Sugarmusic il catalogo live

Acquisita la Platinum srl, detentrice delle registrazioni dal vivo del cantautore

Randy Travis, l'iconico artista country, fa il suo ritorno alla scena musicale con una nuova canzone intitolata "Where that came from", un regalo speciale in occasione del suo 65º compleanno. Dopo una pausa di circa dieci anni dovuta a problemi di salute, Travis è pronto a stupire i suoi fan con questa emozionante novità.

Il brano nasce dalla collaborazione con Warner Music Nashville che ha deciso di omaggiare l'artista utilizzando l'intelligenza artificiale per ricreare la sua voce. "Undici anni fa non avrei mai pensato di poter avere a che fare con una produzione musicale di qualsiasi tipo. Ma grazie a Dio e al sostegno della famiglia, degli amici, dei colleghi artisti e dei fan, sono in grado di creare la musica che amo così tanto" - ha commento&nbsp;Travis, esprimendo la sua gratitudine per l'opportunità di tornare alla musica - "Lavorare di nuovo con Kyle Lehning e la Warner Music Nashville è stato così speciale e nostalgico, e sono così entusiasta di condividere con voi la mia nuova canzone 'Where That Came From'. Ringrazio il mio meraviglioso team e i migliori fan del mondo per avermi rimesso in sella! Mi sono goduto ogni momento".

Il processo creativo di "Where that came from" è stato guidato dal team, che includeva il produttore di lunga data di Travis, Kyle Lehning. "Hanno individuato 'Where that came from', una canzone inedita di James Dupré, scritta da Scotty Emerick e John Scott Sherrill, come punto di partenza", ha spiegato Lehning. Utilizzando un programma specializzato di intelligenza artificiale, il team ha analizzato la voce esistente di Travis e ha lavorato per integrarla nella nuova registrazione.

Secondo quanto riportato in un'intervista all'Associated Press, il processo ha coinvolto la creazione di due modelli AI distinti, uno basato su 12 steli vocali e un altro su 42, raccolti dalla lunga carriera di Travis dal 1985 al 2013. "Ci sono voluti circa cinque minuti per analizzare la voce demo cantata da Dupré nei modelli AI", ha dichiarato Lehning.

Cris Lacy, co-presidente di Warner Music Nashville, ha sottolineato l'importanza di questo progetto, evidenziando il desiderio di restituire qualcosa di significativo a un artista tanto amato come Randy Travis. "La motivazione che sta dietro a una registrazione musicale è specifica per ogni singolo artista" - ha affermato Lacy -&nbsp;"L'IA può essere stata uno strumento che ci ha aiutato, ma è stato un gruppo di persone dedicate e appassionate, tra cui Randy stesso, a dare vita a questa bellissima canzone".

AI "a fin di bene": il caso di Warner e Randy Travis

La major ha prodotto il nuovo brano "Where that came from" con l'aiuto dell'AI

Il recente studio condotto da YouGov - un gruppo internazionale di&nbsp; analisi e ricerche di mercato - su americani, in particolare della Generazione Z e della Gen X, riguardo all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA) nella musica ha rivelato alcuni dati interessanti.

Quasi la metà della Generazione Z (49%) si mostra interessata all'uso dell'IA per modificare e migliorare la musica, mentre il 40% è interessato al nuovo materiale creato con l'IA.

Gli americani che riconoscono l'uso dell'IA nella musica sono più propensi a sostenere gli artisti che utilizzano questi strumenti (39% contro l'11% di tutti gli adulti americani).

Le principali preoccupazioni riguardo all'utilizzo dell'IA nella composizione musicale sono la mancanza di originalità (55%), la riduzione dell'occupazione nel settore (55%), e le implicazioni etiche e legali (55%).

Un numero crescente di professionisti dell'industria musicale sta adottando strumenti di IA generativa per superare blocchi creativi e personalizzare le colonne sonore.

Tuttavia, sorgono domande importanti sull'accettazione di questa tecnologia. Gli ascoltatori possono distinguere le composizioni create dall'IA da quelle originali? Sosterrebbero gli artisti che utilizzano l'IA? YouGov ha raccolto le opinioni di 1.000 adulti americani, evidenziando che solo il 21% è sicuro di poter individuare l'uso dell'IA nella musica.

La fiducia nell'individuare l'uso dell'IA è un fattore chiave nel determinare il sostegno agli artisti che la utilizzano. Il 39% degli adulti che si fidano di individuare l'IA nelle composizioni musicali è più propenso a sostenere gli artisti che la utilizzano, rispetto all'11% di tutti gli adulti.

Il 49% della Generazione Z è interessato ad ascoltare musica integrata o migliorata dall'IA, mentre solo il 36% delle generazioni più anziane condivide lo stesso interesse.

Le preoccupazioni principali riguardo all'utilizzo dell'IA nella musica sono la mancanza di originalità e unicità (59%), seguite dalle preoccupazioni per le opportunità di lavoro nel settore (55%) e le implicazioni etiche e legali come la violazione del copyright (55%).

Inoltre, un terzo degli adulti è preoccupato per la mercificazione della musica (35%) e più di un quarto si dice preoccupato per la riduzione della diversità dei generi musicali (28%).

In conclusione, c'è un notevole interesse per l'utilizzo dell'IA nella composizione musicale, ma questo interesse è accompagnato da preoccupazioni e domande sull'originalità, sull'occupazione nel settore e sulle implicazioni etiche e legali. La fiducia nell'individuare l'IA nella musica gioca un ruolo chiave nel supportare gli artisti che la utilizzano.

YouGov: che idea si sono fatti gli americani sull'Ai generativa?

Il report evidenzia le preoccupazioni e le curiosità di due generazioni: Gen Z e Gen X

NUOVOIMAIE al reso disponibile sul proprio canale YouTube l’aftermovie del Concerto del Primo Maggio 2024 di Roma, tenutosi nella nuova location del Circo Massimo a causa dell’indisponibilità - dovuta a lavori in corso presso l’area - della “tradizionale” piazza San Giovanni.

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“Una festa bagnata dalla pioggia, i nostri cappellini a riparare le tante teste di chi non ha voluto rinunciare a un momento di festa ed ha voluto assistere al Concertone del Primo Maggio a Roma”, ha fatto sapere - a margine della clip - la collecting, presente nel backstage dell’evento con lo spazio NUOVOIMAIE per “accogliere cantanti e musicisti con i loro progetti, ma anche e soprattutto i loro diritti di interpreti ed esecutori”.

Nel cast dell’edizione 2024 del Concertone capitolino erano presenti Achille Lauro, Albe, Alda, Anna Castiglia, Ariete, Bloom, BigMama, Caffellatte, Chiamamifaro, Coez e Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D'Amico, Ditonellapiaga, Etta, Gaudiano, Geolier, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipàl, La Rappresentante di Lista, Diego Lazzari, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Rosa Linn, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piotta, Piero Pelù, Rose Villain, Stefano Sera, Santi Francesi, Tananai, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke e Vale LP: presentato da Noemi, Big Mama ed Ermal Meta, l’evento è stato trasmesso da Rai 3, Rai Radio 2 e RaiPlay.

NUOVOIMAIE, l’aftermovie del Concerto del Primo Maggio 2024

C’era anche la collecting nel backstage dell’ultimo Concertone, a Roma

<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744096/tiktok-reazione-bando-usa-ma-reuters-dice-che-potrebbe-chiudere">Pechino aveva promesso battaglia</a>, e così è stato. Con un documento di oltre settanta pagine depositato presso il tribunale del District of Columbia, Bytendace e TikTok hanno avviato un’azione legale nei confronti del governo degli Stati Uniti, che lo scorso 24 aprile <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744085/tiktok-il-bando-negli-usa-e-legge-9-mesi-per-vendere">ha approvato una legge</a> che impone alla piattaforma social cinese di cedere la propria operatività nel paese entro nove mesi a una società locale pena il bando dal mercato nordamericano.

"Il Congresso ha compiuto un passo mai tentato prima individuando e vietando espressamente TikTok, un vivace forum online per la parola e l'espressione utilizzato da 170 milioni di americani per creare, condividere e visualizzare video su Internet", si legge nell’istanza, che definisce la “legge bando” “incostituzionale”: “Per la prima volta nella storia, il Congresso ha promulgato una legge che sottopone un’unica piattaforma a un divieto permanente a livello nazionale, e impedisce a ogni americano di partecipare a una comunità online unica con oltre un miliardo di persone in tutto il mondo”.

“La dismissione richiesta dalla legge per consentire a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti semplicemente è impossibile commercialmente, tecnologicamente e legalmente. E certamente lo è entro il termine di 270 giorni richiesto dal testo”, spiegano Bytedance e TikTok nel documento depositato in tribunale, perché “ci vorranno anni prima che un gruppo completamente nuovo di informatici acquisisca sufficiente familiarità con il codice sorgente per eseguire le attività di manutenzione e sviluppo continue e necessarie per la piattaforma. Inoltre, per mantenere la piattaforma funzionante, questi ingegneri avrebbero bisogno di accedere agli strumenti software ByteDance, cosa che la legge vieta”.

Inoltre, “il governo cinese ha fatto sapere che non permetterà la cessione dell’algoritmo di raccomandazione che è la chiave del successo di TikTok negli Stati Uniti”, prosegue la causa: “Come gli Stati Uniti, la Cina regola l’esportazione di alcune tecnologie originarie del paese. Le norme cinesi sul controllo delle esportazioni riguardano le ‘tecnologie di elaborazione delle informazioni’ e gli ‘algoritmi di dati personali interattivi’”.

Bytedance ha ricordato di aver investito “più di 2 miliardi di dollari per costruire un sistema di protezioni tecnologiche e di governance per aiutare a salvaguardare i dati degli utenti statunitensi e l'integrità della piattaforma statunitense TikTok contro l'influenza del governo straniero”: nel caso Washington non dovesse tornare sui suoi passi riguardo la “legge band”, per i legali della big tech cinese “al governo verrebbe permesso di stabilire che un’azienda non ha più facoltà di possedere e rendere disponibile online la piattaforma innovativa e unica che ha creato”.

TikTok fa causa al governo USA: ‘Disinvestire è impossibile’

Bytedance reagisce alla ‘legge bando’ promulgata da Washington

Ci sarà anche Fabrizio Tudisco tra gli speaker che interverranno il prossimo 21 maggio alla masterclass - in programma al Conservatorio di Milano e prodotto da Rockol MusicBiz - <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743872/2024-l-anno-dei-superfans-21-maggio-conservatorio-milano">“Oltre lo streaming: 2024, l’anno dei Superfans”</a>.

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Dopo essere stato tecnico del suono presso gli Hedron Studios di Brescia, Tudisco - tra il 2015 e il 2019 - entra nello staff di Virgo Music Management, dove si occupa di booking a livello sia nazionale che internazionale. Dopo aver fondato l’etichetta Supernova Records, già partner della prestigiosa Time Records, dalla primavera del 2019 e country manager di Tunecore, la divisione dedicata ai servizi per artisti ed etichette di Believe.

“C'è la volontà, da parte degli artisti, di avere un approccio indipendente alla propria attività, per il quale ognuno è libero di scegliere i propri tempi, scegliere il proprio mezzo di comunicazione, scegliere come comunicare”, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-740637/milano-music-week-2023-genz-stage-tunecoreday-parla-fabrizio-tudisco">ci aveva raccontato Tudisco in occasione della passata Milano Music Week</a>: “Ed è un qualcosa che non ha prezzo, soprattutto per gli artisti che si affacciano all’inizio e che devono, ne hanno bisogno, esprimere la propria musica con il proprio linguaggio, senza avere intermediari. Noi offriamo questo: la possibilità, per chi è agli inizi - quindi deve cominciare a capire, inizia a scrivere musica e ad affacciarsi - di avere un metodo che permette di avere lo stesso posizionamento che hanno poi tutti gli artisti che siamo abituati ad ascoltare tutti i giorni, dal punto di vista digitale”.

 

Il programma completo lo <a href="https://www.rockol.it/oltre-lo-streaming-l-anno-dei-superfans-21-maggio-2024-milano">trovi qui</a>: la masterclass avrà luogo presso la sala Puccini del Conservatorio di Milano, in via Conservatorio 12, tra le 9 e le 13 del prossimo 21 maggio.

Soprattutto, vi sono specificati i dettagli e le istruzioni relative alle modalità di iscrizione.

Ricordiamo che la masterclass, dedicata a un tema-chiave per l’industria musicale, è un corso intensivo a numero chiuso rivolto ad artisti e creatori, manager e consulenti, studenti e aspiranti professionisti musicali. 

L’obiettivo della masterclass è duplice: 

<ul>
 <li>
 illustrare e spiegare in dettaglio perché e come le diverse componenti della filiera musicale intendono reinterpretare e monetizzare il ruolo dei fans 
 </li>
 <li>
 fornire ai partecipanti informazioni e strumenti utili a interpretare una situazione in profondo mutamento per aggiornare e migliorare la propria strategia e i propri piani di carriera. 
 </li>
</ul>

Per iscriverti <a href="https://www.eventbrite.it/e/oltre-lo-streaming-2024-lanno-dei-superfans-tickets-883397534807?aff=oddtdtcreator" target="_blank">clicca </a><a href="https://www.eventbrite.it/e/oltre-lo-streaming-2024-lanno-dei-superfans-tickets-883397534807?aff=oddtdtcreator" target="_blank">qui</a>.

Masterclass ‘2024, l’anno dei superfans’: chi è Fabrizio Tudisco

Tra gli speaker anche il country manager di Tunecore Italia

La National Music Publishers Association (NMPA) ha rivelato la classifica dei migliori autori di brani musicali negli Stati Uniti per il quarto trimestre 2023, riconoscendo il miglior artista-cantautore e il miglior autore non performante del periodo.

Il Presidente e CEO della NMPA David Israelite ha commentato: “Il Q4 ha visto alcuni dei più grandi successi dell'ultimo decennio essere premiati per la loro continua popolarità. L'enorme successo di Noah con Drake continua a riscuotere grandi numeri e Lana Del Rey ha consolidato la sua eredità di autrice e artista di successo. Siamo entusiasti di onorare tutti gli autori che hanno ottenuto il disco d'oro e di platino nel trimestre".

La cantautrice americana Lana Del Rey si è aggiudicata 20 certificazioni tra cui “Summertime Sadness” (8 volte platino), “Off to the Races” (3 volte platino), e “West Coast” (doppio platino) - tutti pubblicati da Sony Music Publishing -&nbsp; e ricevuto l'Ivor Novello Award per la migliore canzone contemporanea per i videogiochi, un brano di Born to Die.&nbsp;

Un altro artista che ha ricevuto diversi riconoscimenti è stato Noah “40” Shebib che si è aggiudicato il titolo di miglior autore di canzoni non performanti del Gold &amp; Platinum Program della NMPA, accumulando 13 certificazioni per canzoni come One Dance, certificata multiplatino, God's Plan, In My Feelings e Started from the Bottom, tutte registrate da Drake. È pubblicato da Kobalt.

In collaborazione con il Gold &amp; Platinum Program della Recording Industry Association of America (RIAA), la NMPA riconosce e certifica gli autori e gli editori dei singoli certificati dalla RIAA: da ottobre a dicembre sono state assegnate in totale 1.843 certificazioni d'oro, platino e multiplatino. La RIAA considera sia le vendite che i flussi on-demand nel determinare le soglie di Oro (500.000), Platino (1 milione) e Multi-Platino (2 milioni o più).

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NMPA: i migliori autori e cantautori del quarto trimestre 2023 

Tra gli artisti più premiati figurano Lana Del Rey e Noah “40” Shebib

Pirames International annuncia l’ingresso nel suo team di quattro nuovi professionisti che si uniscono, a partire dal mese di maggio, all’azienda guidata da Federico Montesanto. Le quattro figure senior di alto profilo che entrano nella società&nbsp;sono Paolo Tondo, Catalogue Manager;&nbsp;Matteo Ambrosin, YouTube Manager;&nbsp;Simone Renza, Copyright Manager e Sabina Mastrogiacomo, Responsabile dell’area Amministrazione e Contabilità.

Le nuove risorse attestano e consolidano il costante percorso di crescita ed espansione di Pirames e arricchiscono ulteriormente la società, per offrire ai propri clienti un servizio sempre più efficace, con particolare attenzione alla gestione, tutela ed ottimizzazione dei cataloghi e dei clienti.

PAOLO TONDO, Catalogue Mager, arriva in Pirames dopo una lunga esperienza svolta prima in EMI e poi in Warner, dove ha ricoperto ruoli di responsabilità e coordinamento nella gestione di cataloghi.

MATTEO AMBROSIN, YouTube Manager, dopo aver maturato diversi anni di esperienza nel ruolo, approda in Pirames per gestire i diversi CMS (Content Management System) YouTube amministrati dalla società e coordinare l’ottimizzazione dei canali YouTube del network di Pirames, che sono oggi tra gli asset più strategici della gestione dei cataloghi.

SIMONE RENZA, dopo le esperienze nello studio Vittorio Costa &amp; Associati e in Warner Chappell come Responsabile Legal Business &amp; Affair,&nbsp;entra in Pirames come Copyright Manager.

SABINA MASTROGIACOMO, dopo l’esperienza pluriennale nell’area Finance di Universal Music Group UK, arriva in Pirames per ricoprire il ruolo di Responsabile dell’area Amministrazione e Contabilità.

Pirames International è l’aggregatore digitale di riferimento per il nostro paese che vanta una rete di distribuzione Worldwide. Pirames fornisce inoltre servizi avanzati per sviluppare valore oltre la distribuzione digitale, dal digital positioning globale alla gestione avanzata dei data flow generati dai cataloghi musicali. Trasparenza, competenza e concretezza nei risultati, sono alla base del lavoro e della filosofia dal gruppo fondato e guidato dal 2005 da Federico Montesanto.

Pirames distribuisce digitalmente su oltre 200 piattaforme digitali e negozi digitali, anche nel formato audio spaziale “Dolby Atmos”, cura la monetizzazione su YouTube e la Content ID per contenuti audio e video, fingerprinting e music library per i social network, tutela del copyright, gestione di diritti connessi e licenze di sincronizzazione.

Una suite premium che consente, in maniera semplice, ai proprietari di contenuti musicali, di coprire tutte le possibili aree di sviluppo del business e di protezione dei propri contenuti audio e video in ambiente digitale. Tutti i processi di Pirames vengono gestiti in un contesto tecnico - informativo certificato ISO 27001:2022, il più elevato standard internazionale di trasparenza e gestione della sicurezza delle informazioni in ambiente informatico.

Pirames International: quattro nuovi ingressi nel team

I nuovi professionisti si uniscono a partire da maggio all’azienda guidata da Federico Montesanto

Buzzing Playlists è la nuova funzione della piattaforma di streaming musicale <a href="https://www.rockol.it/tutto-su/soundcloud-206703">SoundCloud</a> che propone una serie di playlist curate in base al coinvolgimento dei fan con la musica degli artisti Next Pro, rispondendo al problema degli "Zero-Plays" che preoccupa gli artisti emergenti.

L'emergere di strumenti di creazione musicale AI ha accentuato il "problema degli zero brani", con circa 120.000 nuovi singoli caricati ogni giorno sui principali servizi di streaming, rendendo difficile per i nuovi artisti ottenere visibilità. Per affrontare questa sfida, SoundCloud ha iniziato quasi un anno fa a testare l'algoritmo First Fans come soluzione.

Questo algoritmo analizza la musica degli artisti <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-733562/soundcloud-sconto-del-50-per-il-primo-anno-di-abbonamento-di-next-pro">Next Pro</a>, si prevede un aumento degli ascolti medi del 400%. L'algoritmo è stato aggiornato per consigliare i migliori brani a un massimo di 1.000 ascoltatori, che verranno inseriti in una Buzzing Playlist.

Le playlist settimanali presenteranno musica nuova di artisti emergenti nei generi pop, hip hop, R&amp;B ed elettronico, permettendogli di farsi conoscere e ai fan di scoprire nuova musica.&nbsp;

Gli ascoltatori reali vengono presi in considerazione, escludendo i bot. Questo lancio si inserisce nelle iniziative di SoundCloud che promuovono la musica generata dall'intelligenza artificiale.

Pochi mesi fa, SoundCloud ha stretto una partnership con Fadr, Soundful e Voice-Swap, tutte aziende che offrono <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742067/soundcloud-partnership-fadr-soundful-voice-swap">strumenti per la creazione di musica tramite intelligenza artificiale</a>.&nbsp;Queste partnership hanno permesso agli artisti di caricare direttamente sulla piattaforma brani generati dall'intelligenza artificiale.

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Soundcloud, arriva Buzzing Playlists per supportare nuova musica

Una serie di playlist create dall'algoritmo di First Fans

Goldman Sachs ha pubblicato l’edizione 2024 di Music in the Air, l’outlook sull’industria musicale globale: secondo gli analisti della società con sede a New York il settore crescerà nel corso dei prossimi mesi del 7,6% (+0,1% rispetto alla previsione precedente), con performance particolare brillanti dei comparti di musica dal vivo ed editoria musicale.

La ricerca, coordinata da Lisa Yang, individua nel 2023 “un punto di svolta sotto molti aspetti, segnato dal primo grande aumento dei prezzi delle piattaforme streaming a livello globale, dalla modernizzazione di strutture obsolete di pagamento delle royalty&nbsp;e dall’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa”. Fatte queste premesse, gli analisti del colosso finanziario americano si attendono “ulteriori progressi in queste aree nel 2024 e oltre”: nello specifico, sarà lecito attendere “una seconda tornata di&nbsp;aumenti dei prezzi” da parte dei DSP, “il&nbsp;lancio di nuovi piani super premium rivolti ai superfan”, “l’adozione di modelli di pagamento artist centric” da parte delle piattaforme e “lo sviluppo di un quadro normativo riguardante la monetizzazione” relativa il consumo di opere create con soluzioni di AI generativa “attraverso accordi di licenza tra aziende tecnologiche e titolari di diritti”.

Il report, pertanto, aggiorna il tasso di crescita annuale al 7,6%, con previsioni di crescita più forti per i segmenti del live (che entro il 2030 dovrebbe vedere crescere il proprio volume d’affari del 31%) e del publishing (la cui espansione, entro la fine del decennio, dovrebbe attestarsi intorno ai 4 punti percentuali). Più caute, soprattutto quelle a lungo termine, sono le proiezioni relative al comparto della musica registrata, che dovrebbe sperimentare un aumento delle&nbsp;vendite&nbsp;del fisico in grado di compensare una crescita ridotta dei ricavi dallo streaming (soprattutto free, innescata da una contrazione della raccolta pubblicitaria) e da un mercato dei video online “più maturo”. Ovviamente al netto di sviluppi.

“Benché i DSP abbiano portato a compimento un primo round di aumento dei prezzi negli ultimi 18 mesi, riteniamo che gli abbonamenti allo streaming continuino a offrire un buon rapporto qualità-prezzo ai consumatori”, spiega il report: “Futuri cicli di aumenti dei potrebbero assumere la forma di aumenti dei prezzi principali su tutti i piani o prezzi più sfumati per prodotti o funzionalità extra come audiolibri o audio Hi-Fi, o il lancio di nuovi piani speciali rivolti ai superfans. Continuiamo a prevedere una crescita media dei prezzi su base annua del 3% circa per i mercati sviluppati, con un potenziale aumento delle entrate incrementale del 13%, entro il 2030, derivante dalla monetizzazione delle offerte rivolte ai superfan. Con il miglioramento della monetizzazione degli abbonamenti premium, crediamo esista anche un'opportunità per ottimizzare quella del vasto bacino di utenti freemium, grazie a un’evoluzione dell’offerta supportata da pubblicità per migliorare i tassi di conversione a pagamento”.

La rivoluzione in atto sui modelli di pagamento nel settore dello streaming non avrà, secondo GS, un contraccolpo immediato sul settore. “Continuando a crescere il volume delle nuove tracce caricate sui servizi di streaming (in aumento dell’11% su base annua nel 2023), con l’intelligenza artificiale generativa che probabilmente accelererà ulteriormente questa tendenza, riteniamo che il tradizionale modello di pagamento dello streaming pro rata tra DSP e case discografiche dovrà essere modernizzato”, spiega il report: “Vediamo le novità recentemente introdotte da Deezer e Spotify come un passo positivo in questo senso, e ci si aspettiamo che altri servizi seguano il loro esempio nel prossimo anno”. La svolta artist centric non porterà immediati vantaggi alle principali entità discografiche operanti a livello mondiale, che - tuttavia - potranno contare su un mercato più sano in grado di metterle al riparo sulla “potenziale diluizione [dei ricavi] dovuta a frodi e white noise, compresi i contenuti creati dall'intelligenza artificiale generativa”.

Un ruolo importante nella prossima fase di crescita dell’industria musicale a livello globale l’avranno i mercati emergenti, che GS stima abbiano contribuito per il 60% all’incremento netto degli abbonati nel 2023, con la prospettiva che il tasso possa salire al 70% entro il 2030: a favore dei mercati non ancora maturi giocano fattori come gli ampi margini di crescita in termini di ricavo medio per utente (al momento di circa quattro volte inferiore rispetto ai mercati avanzati), la potenziale crescita degli utenti a pagamento, la maggiore frammentazione di un mercato sul quale non operano ancora entità dominanti e la crescita a livello internazionale delle produzioni di artisti non anglofoni. Per queste ragioni, riflette GS, “le principali società musicali impiegheranno più risorse e&nbsp;capitale per aumentare la propria quota sui mercati locali nei prossimi anni, attraverso più contratti con artisti del posto, accordi di distribuzione con etichette locali e acquisizioni”.

Riguardo l’intelligenza artificiale, secondo l’outlook quanto accaduto nel 2023 dovrebbe aver “ampiamente dissipato i timori iniziali sull’impatto di AI generativa per case discografiche”. “Abbiamo assistito ad un ampio allineamento in tutti i principali comparti nell’arginare i deepfake e nel garantire un’implementazione controllata della nuova&nbsp;tecnologia, mentre il flusso di nuovi contenuti generati dall'intelligenza artificiale sui servizi di streaming non si è ancora concretizzato. Detto ciò, riteniamo che il settore sia ancora in una fase sperimentale: stanno proliferando le start-up musicali di nuova generazione basate sull’intelligenza artificiale, e la protezione dei diritti d’autore resta una sfida. La previsione è che i primi accordi di licenza commerciale tra aziende tecnologiche e titolari di diritti al momento ancora in fase di elaborazione e le sentenze sulle principali cause pendenti sul tema contribuiranno a stabilire un quadro più chiaro e una via di monetizzazione per l'uso dei contenuti musicali creati con modelli di intelligenza artificiale generativa”.

Mentre le quote di mercato di major e indipendenti non hanno registrato grosse variazioni nel corso del 2023, a rivelarsi più vivace è stato - e sarà - il panorama dei servizi digitali, con Spotify pronto a riguadagnare terreno a scapito dei concorrenti e YouTube saldamente sul trono come “principale canale di fruizione a livello globale, in gran parte a scapito di piattaforme come Apple Music e Amazon Music”.

GS, l’outlook 2024: live, publishing, artist centric e superfans

Per Goldman Sachs l’industria musicale globale crescerà del 7,6% nel corso dell’anno

<a href="https://www.rockol.it/news-732070/universal-music-lancia-virgin-music-group-servizi-per-artisti-globale">Virgin Music Group - società di servizi per artisti ed etichette di proprietà di Universal Music Group</a> - e il gruppo SRG/ILS - etichetta e società di distribuzione indipendente - hanno confermato e ampliato la partnership già&nbsp; in essere dal 2015.

Commentando l’annuncio, Claude Villani, CEO della SRG/ILS, ha dichiarato: “La SRG/ILS ha avuto una crescita straordinaria negli ultimi anni, in gran parte grazie al forte sostegno da parte di Virgin Music Group. Jacqueline Saturn e il suo team sono eccezionali e dimostrano di saper muoversi nell'odierno panorama musicale in continua evoluzione con un atteggiamento orientato all'artista”.

SRG/ILS è nata dalla fusione tra SoNo Recording Group e The ILS Group nel 2017. Oggi SRG/ILS gestisce la propria etichetta con il marchio SoNo Recording e fornisce servizi di distribuzione e marketing, rappresenta una serie di etichette indipendenti tra cui Music Matters, MPress Records e l'etichetta blues Gulf Coast Records e nel 2023 ha lanciato il marchio SRG Jazz. SRG Jazz ha pubblicato musica di artisti come David Benoit e Jeff Lorber, Mike Phillips, Xavier Gordon e Damien Escobar.&nbsp;

Jacqueline Saturn, President, Virgin Music Group, North America &amp; EVP Global Artist Relations, ha aggiunto: “Amiamo i nostri partner e il roster della SRG/ILS, che è pieno di artisti di incredibile successo e che definiscono la loro carriera. Siamo orgogliosi di tutto ciò che abbiamo realizzato insieme e siamo entusiasti di costruire sulla loro visione per il futuro”.

La rinnovata partnership segue le nuove alleanze strette da Virgin Music negli ultimi mesi, tra cui <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743539/virgin-music-partnership-3am-entertainment">l'accordo con 3AM Entertainment</a>, una nuova etichetta fondata dall'artista britannico Jay Sean, dal produttore Jeremy Skaller e dal talent manager Jared Cotter, e una nuova partnership di distribuzione con Position Music, un editore indipendente, un'etichetta discografica e una società di gestione con un catalogo di oltre 35.000 canzoni.

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Virgin Music e il gruppo SRG/ILS hanno rinnovato la partnership

La collaborazione tra le due società ha avuto inizio nel 2015

<a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/spotify-206009">Spotify</a> ha annunciato lo scorso settembre l'avvio dei test per una nuova funzionalità che consente di leggere i testi delle canzoni in riproduzione, con la notifica <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-739236/spotify-i-testi-dei-brani-solo-per-utenti-premium">"Goditi i testi su Spotify Premium"</a>. Questa funzione era inizialmente disponibile anche per gli utenti non abbonati, ma successivamente il servizio svedese ha limitato l'accesso a questa funzione al solo livello premium.

Secondo quanto riportato da TechCrunch, le caratteristiche del servizio possono variare nel tempo. La conferma di ciò è arrivata da Spotify stessa, nonché da segnalazioni su Reddit da parte di utenti che hanno riscontrato limitazioni nel numero di testi visualizzabili.

Nonostante Spotify non abbia chiarito le motivazioni alla base di questa limitazione agli utenti non premium, TechCrunch ipotizza che potrebbe essere una mossa strategica per spingere gli utenti verso il livello a pagamento. Nel quarto trimestre del 2023, Spotify ha registrato un aumento di 10 milioni di abbonati netti, segnando un aumento del 15% rispetto all'anno precedente, portando il totale degli abbonati paganti a 236 milioni alla fine dell'anno.

Tuttavia, l'efficacia di questa strategia rimane incerta, in quanto i testi delle canzoni sono facilmente accessibili attraverso piattaforme alternative come Genius, Shazam di Apple o Musixmatch.

Oltre a testare le restrizioni sui testi, Spotify ha esplorato diverse altre strategie per convertire gli utenti gratuiti in abbonati premium; <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-739785/spotify-accesso-agli-audiolibri-per-gli-abbonati-premium">tra queste c'è l'offerta di 15 ore di contenuti audiobook gratuiti al mese</a> per gli abbonati premium da una selezione di 150.000 titoli, e il limitare alcune funzionalità come l'ordine manuale dei brani o l'utilizzo di funzioni come il riavvolgimento o la ripetizione dei brani, in India.

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Spotify e le strategie di conversione per i non abbonati

Il dsp di Daniel Ek ha limitato la funzione di leggere i testi dei brani agli utenti non Premium

Raggiunto&nbsp;da Rockol via Zoom,&nbsp;Marco Stanzani ha condiviso con&nbsp;Franco Zanetti la propria esperienza all'interno dell'industria musicale e del suo percorso che lo vede a capo di&nbsp;Red&amp;Blue Music Relations.

Nasce a&nbsp;Bologna, nel 1964 inizia come dj radiofonico nell’emittente Radio Antenna Uno di Bologna. Lavora quindi alla discoteca Variety di&nbsp;Bibi Ballandi. Nel 1988 è promoter per la piccola etichetta discografica Rose Rosse &amp; Associati. Nel 1990 fonda la Double Face Sas con due colleghi. In quegli anni lavora al fianco di&nbsp;Lucio Dalla, Samuele Bersani e Pitura Freska, Tiromancino. Nel 1998 incontra&nbsp;Cesare Cremonini&nbsp;e, dopo circa un anno impiegato sul repertorio del gruppo “Senza Filtro”, nel 1999 il gruppo esordisce con&nbsp;“50 Special”, sotto il nome di&nbsp;Lùnapop. Nel 2001 la collaborazione viene interrotta. Nello stesso anno fonda la “Red&amp;Blue&nbsp;Music Relations“. Dal 2002 si occupa della promozione radiofonica/televisiva e ufficio stampa di numerosi artisti.

Ecco la videoconversazione, divisa in due parti:

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Il mondo degli uffici stampa, parla Marco Stanzani

La comunicazione musicale, oggi: videoconversazione con il direttore Franco Zanetti

Dal 18 maggio sarà in libreria e negli store digitali&nbsp;“Breviario del produttore artistico”&nbsp;(pubblicato da Volontè&amp;Co),&nbsp;il libro del chitarrista e produttore discografico italiano Corrado Rustici con la prefazione di&nbsp;Narada Michael Walden. 

In&nbsp;“Breviario del produttore artistico”, Corrado Rustici descrive, attingendo dai suoi oltre cinquant’anni di esperienza nell’industria musicale, il ruolo del produttore artistico, spiegandone i compiti, le specificità e le conoscenze necessarie.&nbsp; 

Corrado Rusitici guida il lettore nelle trasformazioni che ha subito l’ambiente e la musica, portando esempi e situazioni vissute in prima persona analizzandoli da tutti i punti di vista; autore, musicista e produttore. Nel manuale Corrado spiega le nuove tecnologie abbiano modificato la musica e tutto ciò che vi orbita attorno. 

Così dice Corrado Rustici

<blockquote>
Quanto possa essere d’aiuto questo libro per gli aspiranti produttori di un’opera artistica, non lo so con certezza La mia speranza è che possa almeno fungere da utile breviario per l’ispirato e audace professionista desideroso di esplorare la profondità dei propri livelli artistici e musicali.
</blockquote>

Corrado Rustici presenterà il suo primo libro il 29 maggio a Milano, presso la libreria Birdland (Via Vettabbia,9) alle ore 18.15. L’incontro sarà moderato da Marco Volontè e Francesca Santoro. Al termine della presentazione sarà previsto un firmacopie. 

Corrado Rustici nasce a Napoli nel 1955. Seguendo le orme del fratello chitarrista e autore Danilo, a 19 anni si trasferisce a Londra e comincia a fare gavetta nei più famosi studi di registrazione e incide quattro album con la sua band “I Nova”.&nbsp; 

Si trasferisce successivamente negli States e con Narada Michael Walden ha modo di sperimentare lavorando a grandi produzioni come quelle di Whitney Houston e Aretha Franklin.&nbsp; 

Il primo riconoscimento come produttore arriva nel 1985, quando l’ex collega Elio D’Anna gli propone di lavorare sul primo album di Zucchero Fornaciari “Zucchero and the Randy Jackson Band”. Nasce così con l’artista una lunga collaborazione che lo vede lavorare a 8 album nel corso di 17 anni, fra i quali “Blue’s”, “Oro, incenso &amp; birra”, “Miserere”, “Spirito diVino” e “Shake”.&nbsp; 

Dopo Zucchero segue una lunga serie di produzioni che lo portano a lavorare sui dischi di Francesco De Gregori, Elisa (è suo il lavoro sull’album di debutto “Pipes and flowers”), Claudio Baglioni, PFM. Seguono Negramaro, Ligabue, Giusy Ferreri, Noemi (per la quale produce la hit “Sono solo parole”), Cristiano De André 

La produzione della propria musica lo vede realizzare nel 1995 il suo primo album da solista “The heartist”. Prosegue poi con la composizione e registrazione nel 20026 di “Deconstruction of a postmodern musician”. Il progetto vede la partecipazione di grandi nomi come Allan Holdsworth, Elisa, Negramaro, Paul McCandless, Steve Smith, Michael Manring e tanti altri.&nbsp; 

Nel 2014 pubblica il CD/DVD “Blaze and Bloom - Live in Japan” come Corrado Rustici Trio, un gruppo di rock-fusion al quale hanno partecipato Steve Smith (Journey, Steps ahead) alla batteria e Peter Vettese (Jethro Tull, Annie Lennox) alle tastiere. 

Seguono nel 2016 “Aham”, nel 2019 “For The Beauty Of This Wicked World” e nel 2021 “Interfulgent”

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Corrado Rustici

Corrado Rustici in un libro racconta la produzione discografica

Songkick, l'app per concert discovery di proprietà di Warner, ha stretto una collaborazione con Shoobs, società di marketing e biglietteria focalizzata sulla musica e sulla cultura nera.

L'accordo vedrà Songkick promuovere gli eventi di Shoobs - come l’Afro Nation Portugal, Burna Boy e Piano People In The Park - ai suoi 155 milioni di utenti attraverso la sua app, il suo sito web e il suo eCRM.

Sarah Jones, direttore generale di Songkick, ha dichiarato: “In Songkick la nostra missione è quella di demistificare la complessità che esiste intorno all'esperienza della musica dal vivo. Per far sì che Songkick mantenga la sua promessa, è fondamentale collaborare con i pionieri del settore come Shoobs, che stanno facendo un lavoro impareggiabile per commercializzare e vendere al mondo eventi culturali diversi. Sono entusiasta di vedere cosa accomuna le nostre passioni condivise mentre ci impegniamo a migliorare lo scenario nei prossimi anni”.

Louise Broni-Mensah, CEO e fondatrice di Shoobs, ha aggiunto: “La partnership con Songkick rappresenta una tappa significativa per Shoobs, in quanto ci uniamo a una piattaforma che condivide la nostra passione per la musica dal vivo e il nostro impegno a mettere in contatto i fan con esperienze indimenticabili. Insieme, speriamo di continuare a innovare il modo in cui i biglietti vengono venduti e commercializzati per garantire che ogni appassionato di musica abbia accesso ai migliori eventi e che gli organizzatori e i promotori di eventi abbiano il supporto di cui hanno bisogno per garantire eventi di successo”.

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Live: una nuova partnership tra Songkick e Shoobs

La collaborazione vede l'app di Warner promuovere gli eventi della società di Louise Broni-Mensah

Mentre all’anfiteatro scaligero tutto era pronto per la prima delle due serate di “Una Nessuna Centomila in Arena”, presso la Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico di Verona ha avuto luogo l’incontro - promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con SIAE e Fondazione Arena di Verona - “Canzoni violente contro le donne: che fare?”: al dibattito pubblico tra gli altri sono intervenuti - oltre agli artisti Mogol, Cristiana Capotondi, Enrico Ruggeri, Davide Rondoni, Lucariello e Morgan - il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, la Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona Cecilia Gasidia, il Presidente di SIAE Salvatore Nastasi, il CEO di FIMI Enzo Mazza, il cappellano dell’Istituto penale per i minorenni Beccaria don Claudio Burgio, il Presidente di FEM Paolo Franchini e il Presidente di PMI Mario Limongelli.

“Il convegno è stato promosso con l’intento di raccogliere la denuncia di alcune associazioni e di autorevoli attrici e cantanti su questo tema diventato ormai una vera e propria emergenza”, ha spiegato il Sottosegretario Mazzi, che - a partire dalla <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-740724/milano-music-week-2023-panel-2024-musica-italiana-prospettive-future">scorsa edizione della Milano Music Week</a> - ha fatto della <a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/milano-music-week-2023-rap-e-censura-il-dibattito-495692">lotta ai contenuti violenti e offensivi nei testi delle canzoni</a> uno dei temi principali del suo incarico: “E’ nostro compito dare risposte e per questo ho proposto di istituire, all’interno del Tavolo Permanente della Musica, organo non governativo composto dalle più importanti organizzazioni del settore, un gran giurì che possa esprimersi su temi tanto delicati. Il mondo della musica ha una grande rilevanza sociale a cui bisogna corrispondere altrettanta responsabilità”.

“Nella storia della musica ci sono testi che parlano di omicidi e violenza”, ha spiegato, nel corso del suo intervento, Mazza, citando il brano di Bob Marley “I Shot the Sheriff”: “Che raccontano uno sottocultura. Accusare questi artisti [i rapper, ndr] di pubblicare testi del genere è semplicemente un’accusa verso la stessa società, perché gli artisti rappresentano la società in cui viviamo. (...) Il problema è delle case discografiche e degli artisti? Non credo”.

“FIMI riconosce che può esserci una linea delicata da percorrere tra il rispetto della libertà di espressione e testi potenzialmente provocatori o offensivi per alcuni ascoltatori”, ha chiarito FIMI in una nota contenuta nel documento “La libertà d’espressione come fondamento dell’arte”: “I testi nella musica – come in altre forme d'arte – sono una parte vitale dell'espressione delle esperienze di vita o dei punti di vista dell'artista, o possono fare le veci di un personaggio interpretato e narrato attraverso la sua musica. Tali esperienze possono differire dalle nostre e/o essere un riflesso dell’esistenza della&nbsp;misoginia nella società. A questo proposito, consideriamo i fan come i principali arbitri di ciò che è e non è accettabile per loro, e gli artisti spesso rispondono di conseguenza all'opinione pubblica. Vorremmo anche sostenere che c’è un ulteriore equilibrio da trovare tra la soppressione dei punti di vista stimolanti e la concessione della libertà di espressione, anche su argomenti difficili, che può a sua volta generare consapevolezza e dibattito positivo”.

MiC, Mazzi propone un gran giurì contro la violenza nei testi rap

L’idea avanzata nel corso dell’incontro ‘Canzoni violente contro le donne: che fare?’

<h2>Convegni, &nbsp;eventi, presentazioni, debutti, tour</h2>

7-11 Maggio 
È la settimana di Eurovision Song Contest, che si svolge a Malmö, in Svezia, da martedì 7: prima le due semifinali (martedì e giovedì, in diretta su Rai2), poi la finale sabato 11 (in diretta su Rai1). L'Italia è in gara con Angelina Mango e "La noia", vincitrice di Sanremo: accede direttamente alla finale in quanto membra dei "Big 5", i paesi fondatori dell'EBU. Il pubblico italiano potrà votare già nella semifinale di giovedì sera.

<h2>In uscita</h2>

Venerdì 11/5&nbsp; 
In uscita "Protomaranza", disco di inediti degli Articolo 31 e "Flash" di Ditonellapiaga (BMG)&nbsp;e, tra le pubblicazioni internazionali, i Kings of Leon&nbsp;con "Can We Please Have Fun" (Sony) e il tribute album "Everyone’s Getting Involved: A Tribute To Talking Heads’ Stop Making Sense", con Miley Cyrus, Lorde e National.

Per segnalazioni di eventi e presentazioni - che devono essere legati al mondo dell'industria musicale - si può scrivere a<a href="mailto:agenda.musicbiz@rockol.it, ?subject=Segnalazione%20per%20Agenda%20Music%20Biz">&nbsp;agenda.musicbiz@rockol.it</a>

MusicBiz 7 Giorni: l'agenda dell’industria musicale

Presentazioni, release, inaugurazioni, eventi: gli appuntamenti della settimana

Ci sarà anche Marco Masoli tra gli speaker che interverranno il prossimo 21 maggio alla masterclass - in programma al Conservatorio di Milano e prodotto da Rockol MusicBiz - <a href="https://www.rockol.it/oltre-lo-streaming-l-anno-dei-superfans-21-maggio-2024-milano">“Oltre lo streaming: 2024, l’anno dei Superfans”.</a>

<div class='embed'><img src="https://images.rockol.it/GgK1PR9O9n74c__y01vXZ5VlBRU=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/otv05940.jpg" alt="https://images.rockol.it/GgK1PR9O9n74c__y01vXZ5VlBRU=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/otv05940.jpg" title="https://images.rockol.it/GgK1PR9O9n74c__y01vXZ5VlBRU=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/otv05940.jpg" class="img-responsive" /></div>

Laureato all’Università Bocconi di Milano, Masoli - dopo quattro anni passati ad Accenture come analista e consulente nel settore finance - ha ricoperto la carica di Market Strategy &amp; Operations Associate Manager per il sud Europa presso Spotify: dopo due anni passati a DAZN come Senior Business Manager, è tornato alla musica, entrando nello staff di Sony Music Italy come Head of A&amp;R presso la frontline Columbia Records. Dal gennaio del 2023 è a capo di un team di otto persone presso Warner Music Italy, dove coordina le attività di Artists and Repertoire.

“Il mio compito è lavorare con gli artisti e fare uscire prodotti che siano funzionali al loro percorso e contemporaneamente all’azienda per la quale lavoro”, ha spiegato Masoli a Rockol <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743739/professione-aandr-intervista-marco-masoli-warner-music-italy">parlando del suo lavoro</a>: “Mi butto dentro le cose in maniera viscerale. A questo lavoro penso sempre, in modo quasi maniacale. Forse anche esageratamente, lo riconosco. Quindi non vivo troppo la responsabilità di dover portare dei risultati. Semplicemente, cerco di portarli, senza pensare di doverlo fare”.

&nbsp;

Il programma completo lo <a href="https://www.rockol.it/oltre-lo-streaming-l-anno-dei-superfans-21-maggio-2024-milano">trovi qui</a>: la masterclass avrà luogo presso la sala Puccini del Conservatorio di Milano, in via Conservatorio 12, tra le 9 e le 13 del prossimo 21 maggio.

Soprattutto, vi sono specificati i dettagli e le istruzioni relative alle modalità di iscrizione.

Ricordiamo che la masterclass, dedicata a un tema-chiave per l’industria musicale, è un corso intensivo a numero chiuso rivolto ad artisti e creatori, manager e consulenti, studenti e aspiranti professionisti musicali.

L’obiettivo della masterclass è duplice:

<ul>
	<li>
	illustrare e spiegare in dettaglio perché e come le diverse componenti della filiera musicale intendono reinterpretare e monetizzare il ruolo dei fans
	</li>
	<li>
	fornire ai partecipanti informazioni e strumenti utili a interpretare una situazione in profondo mutamento per aggiornare e migliorare la propria strategia e i propri piani di carriera.
	</li>
</ul>

Per iscriverti <a href="https://www.eventbrite.it/e/oltre-lo-streaming-2024-lanno-dei-superfans-tickets-883397534807?aff=oddtdtcreator" target="_blank">clicca </a><a href="https://www.eventbrite.it/e/oltre-lo-streaming-2024-lanno-dei-superfans-tickets-883397534807?aff=oddtdtcreator" target="_blank">qui</a>.

Masterclass ‘2024, l’anno dei superfans’: chi è Marco Masoli

Tra gli speaker anche l’A&R Director di Warner Music Italy

Nell’ambito dei lavori per il Nurture Originals, Foster Art and Keep Entertainment Safe Act, abbreviato in No Fake Act, proposta di legge per proteggere i diritti di immagine dall’utilizzo non autorizzato di intelligenza artificiale generativa, il Senato degli Stati Uniti ha convocato per un’audizione Robert Kyncl, CEO di Warner Music. L’ad della major, insieme a FKA Twigs (sotto contratto con Atlantic Records, uno dei brand controllati da WMG), ha voluto sottolineare come l’impiego dell’AI per la realizzazione di deepfake non sia da considerare un problema solo per l’industria discografica - o, più in generale, dell’intrattenimento.

"L’utilizzo indiscriminato della tecnologia deepfake ha il potenziale per avere impatto sulle vite di tutti, voi compresi”, ha spiegato Kyncl: “Le vostre identità [rivolgendosi ai senatori, ndr] potrebbero essere violate e utilizzate per fuorviare i vostri elettori. La verità è che tutti siamo vulnerabili, dalle famiglie defraudate da cloni vocali che fingono di essere parenti alle persone inserite in contesti espliciti senza il loro consenso”. Il disegno di legge, ha spiegato il ceo di WMG, dovrebbe - oltre che tutelare come proprietà intellettuale i diritti di immagine - prevedere “pene significative per gli sviluppatori di modelli e di piattaforme di intelligenza artificiale che violano consapevolmente i diritti di tali proprietà”.

“La mia musica, il mio modo di ballare e recitare, il modo in cui il mio corpo si muove davanti a una telecamera e il modo in cui la mia voce risuona attraverso un microfono sono riflessi essenziali di chi sono”, aveva detto FKA Twigs alla vigilia dell’audizione al Senato: “Nonostante tutto, queste cose sono in pericolo. L’intelligenza artificiale non può replicare la profondità del mio percorso di vita, tuttavia coloro che la controllano hanno il potere di imitare la mia arte, di replicarla e di rivendicare falsamente la mia identità e proprietà intellettuale. Questa prospettiva minaccia di riscrivere e svelare il tessuto della mia stessa esistenza. [L’utilizzo scorretto dell’AI] diventa inaccettabile nel momento in cui la mia arte e la mia identità possono semplicemente essere prese da terzi e sfruttate con l’inganno per generare guadagni senza il mio consenso a causa dell'assenza di un adeguato controllo legislativo. Dobbiamo fare le cose per bene – dovete farlo adesso, prima che sia troppo tardi”.

Robert Kyncl (WMG): ‘I deepfake sono un problema di tutti’

Il ceo di Warner Music audito al Senato USA per sostenere il No Fakes Act

Sony Music Publishing è partner di Medimex - International Festival &amp; Music Conference, promosso da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, che si svolgerà a Taranto dal 19 al 23 giugno. Anche in questa edizione il Medimex propone attività di formazione tra cui Medimex Music Factory, realizzata in collaborazione con Sony Music Publishing. 

Dal 20 al 22 giugno al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Paisiello” di Taranto si terrà Medimex Music Factory, che quest’anno prevede le categorie colonne sonore per cinema e serie TV e cantautorato ed è rivolta a 10 compositori (età massima 35 anni) e 18 cantautori (età massima 30 anni). Tra i partecipanti Sony Music Publishing selezionerà due studenti che si aggiudicheranno due premi: per la categoria colonne sonore, una giornata di lavoro a Roma, con copertura delle spese da parte di Sony, con uno dei tutor, mentre per la categoria cantautorato, la produzione, pubblicazione digitale e promozione di un singolo con un’etichetta discografica. Per partecipare è necessario compilare entro il 27 maggio 2024 il form sul sito web medimex.it. I partecipanti saranno selezionati da Sony Music Publishing Italy.