E’ Warner Music Group la società che ha fatto pervenire al cda di Believe una manifestazione di interesse - tramite un “approccio esplorativo riservato e non vincolante” - all’acquisizione della quota di maggioranza dall’azienda francese: a confermarlo è la stessa major guidata da Robert Kyncl per mezzo di una nota indirizzata ai propri investitori diffusa oggi, giovedì 7 marzo. WMG ha confermato “di aver contattato, il 21 febbraio 2024, Believe, società globale di musica digitale con sede in Francia e quotata sul mercato mercato regolamentato di Euronext Paris per avviare discussioni in merito a una potenziale combinazione di Believe con WMG”, ritenendo di poter valutare a 17 euro per azione - “sulla base delle informazioni pubbliche attualmente disponibili” - la base dell’operazione, e portando così il valore di Believe a quota 1,7 miliardi di euro. Warner Music ha riaffermato “il proprio interesse per la potenziale transazione”, ritenendo “che tale combinazione sarebbe vantaggiosa” tanto per Believe e quanto per “tutti gli altri stakeholder (azionisti, dipendenti, artisti ed etichette)”. “Contrariamente alla transazione puramente finanziaria contemplata dal consorzio formato da EQT, TCV e Denis Ladegaillerie”, osserva la major, “WMG fornirebbe a Believe supporto strategico e stabilità finanziaria per aiutare lo sviluppo e la crescita della società, anche accelerando la sua espansione in nuove aree geografiche”. La nota WMG sostiene di offrire “condizioni finanziarie più vantaggiose” rispetto a quelle prospettate da EQT, TCV e Ladegaillerie: “Sebbene al momento non sia stata presa alcuna decisione, l'operazione potrebbe avvenire esclusivamente cash, senza che WMG escluda la possibilità di una componente azionaria, e senza alcuna condizione di finanziamento. Se necessario, e sulla base delle informazioni fornite da Believe, la presentazione dell'offerta potrebbe essere subordinata all'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità garanti della concorrenza”. Pur ribadendo come il comunicato non costituisca “un'offerta di acquisto, né la sollecitazione di un'offerta di vendita di titoli”, Warner Music si è detta in attesa “di accedere alle informazioni di due diligence richieste il 27 febbraio 2024”, ritenute “fondamentali per poter presentare una proposta formale” che confermi lo scambio ad “almeno 17 euro per azione”. Inoltre, WMG ha avvertito che la rinuncia da parte del cda di Believe “alle condizioni sospensive relative alle acquisizioni in blocco (legate al rilascio di una fairness opinion da parte di un esperto indipendente nominato dal comitato ad hoc e al rilascio da parte cda della società di propria raccomandazione in merito all'offerta, previo parere del comitato aziendale) inclusa negli accordi che trasferiscono alla stessa circa il 72% del capitale sociale di Believe (...) violi una serie di norme della regolamentazione francese dei titoli destinate a tutelare gli azionisti (compresi i venditori e i loro investitori) e la società, e che la validità di tale rinuncia potrebbe essere contestata”. La manifestazione di interesse da parte di Warner Music nei confronti di Believe è dirompente, perché destinata - in caso di sviluppi effettivi - a stravolgere il mercato globale della musica registrata e dei servizi ad artisti ed etichette: operativa su 50 mercati a livello globale, con oltre 1650 dipendenti in tutto il mondo e un fatturato pari a 760 milioni di euro, l’entità co-fondata da Ladegaillerie è una delle realtà musicali più rilevanti esterne al circuito multinazionali, con forti interessi tanto sui mercati occidentali quanto su quelli emergenti, in particolar modo quelli asiatici. Con la propria controllata TuneCore, Believe è anche uno dei principali distributori di emergenti e unsigned, ambito nel quale opera anche ADA, divisione dedicata ai servizi di WMG.