Una delle principali ragioni che il CEO di Believe ha indicato per spiegare l’orientamento verso il delisting del gruppo è la distanza tra i risultati raggiunti e la performance del titolo in borsa: positivi i primi, deludente la seconda. In particolare, dal 10 giugno 2021 a inizio 2024, le azioni ordinarie di Believe - e, quindi, la sua capitalizzazione - avevano perso quasi la metà del loro valore, passato da 19,5 euro al momento dell’IPO a circa 10 euro medi del più recente semestre. Poi le notizie sul delisting e sulle manifestazioni di interesse delle ultime settimane, fino a quella di WMG di stamani, hanno innescato una graduale risalita. Soltanto oggi, dopo un rally del 5% in poche ore, il titolo vale circa 16 euro, il che equivale a una capitalizzazione di Believe di 1,579 miliardi di euro nel momento in cui pubblichiamo. Facciamo i conti. In caso di accettazione della proposta WMG, mancano ancora 121 milioni di euro per arrivare a pareggiare l'offerta avanzata dalla major: significa che c’è sul mercato un’aspettativa di ulteriore aumento del valore del titolo dell’8% circa. Ma qualora, invece, il mercato e gli stakeholders della quotata francese si aspettassero come equa una valutazione pari almeno a quella del momento dell’IPO (dopotutto nulla si sa sul gradimento della proposta, ma si sa che la negoziazione che ne seguirà è una certezza), allora la distanza da colmare sarebbe pari a un altro 17% da recuperare. Insomma, chi avesse acquistato azioni Believe poche settimane fa, avrebbe guadagnato già il 60% sull’investimento. Ma adesso dovrebbe decidere se resistere per puntare al 90% o uscire e stapparne una buona subito. Sarà interessante osservare nel pomeriggio come reagirà il titolo WMG (quotata al NYSE, che apre alle 15:30 italiane). E, per effetto alone, quale potrà essere l’effetto sul titolo UMG la quale è invece quotata in Europa come Believe e che stamani non pare scossa dalle notizie che si rincorrono.