Uno dei principali indicatori di performance (KPI) per le major musicali, se non il principale in assoluto, è la quota di mercato. E uno dei metodi per accrescere una quota di mercato consiste, in antitesi alla cosiddetta crescita organica, nella crescita per acquisizioni: si compra una società, con i suoi asset ma soprattutto con il suo business, e si include quest’ultimo all’interno del perimetro di fatturato della nuova casa madre, che ne risulterà aumentato. Pertanto l’attività di M&A (Mergers & Acquisitions) di UMG, Sony Music e WMG rientra tra le loro attività ordinarie, oltre che prioritarie. Tuttavia, mentre alcune operazioni possono considerarsi “organiche” – come l’acquisizione di una label – e molte di esse fanno poco notizia – perché, magari, vengono condotte in paesi emergenti o mercati periferici sena troppo clamore – ce ne sono altre che spostano gli equilibri. E quello attuale è un momento in cui le forti scosse sul mercato non mancano. Le acquisizioni proseguono incessantemente anche durante una fase in cui vige un atteggiamento che, con la solita efficacia anglosassone, è stato sintetizzato in “cut to grow”: le major vivono, al pari delle grandi protagoniste del big tech, un periodo in cui i tagli ai costi sono la via per garantire elevati livelli di EBITDA. Ma, nella musica, significa anche tagliare ciò che non è più strategico come un tempo per focalizzarsi su ciò che lo è. Questa è la ragione per la quale M&A e ridimensionamenti degli organici non sono antitetici, bensì possono addirittura rappresentare due facce della stessa medaglia. Tagliare per crescere: ma in che modo e in quale direzione? La casistica che abbiamo raccolto evidenzia che alla tradizionale strategia di “integrazione” (a monte o a valle: non importa, purchè si resti all’interno del settore di appartenenza) se ne è affiancata anche una basata sulla diversificazione. Partendo dalle più recenti operazioni di UMG, proviamo a disegnare una mappa più estesa che vede le grandi label integrarsi sia nel proprio stesso mercato, sia nei media, sia nel live. In particolare, UMG ha appena investito in Chord e in Complex. Leggi anche: Le acquisizioni delle tre major musicali: tornano i cataloghi Le acquisizioni delle tre major musicali: i media Le acquisizioni delle tre major musicali: le label Le acquisizioni delle tre major musicali: nuove geografie Le acquisizioni delle tre major musicali: il live