“Non ha né preso atto né risposto alla richiesta di Spotify": è l’affermazione presente in una email alla Commissione europea ottenuta da The Verge in cui Spotify accusa Apple, sostanzialmente, di ostruzionismo, dal momento che non ha dato risposte in merito ai prezzi degli abbonamenti nell'app, impedendo così di aggiornare la piattaforma, risolvere bug o aggiungere altre funzionalità. Nella mail il dsp svedese continua: “Si tratta dell'ennesimo esempio di come Apple, se non controllata, cercherà di aggirare e/o non rispettare la decisione della Commissione. Visti i precedenti di Apple, Spotify teme che il ritardo di Apple sia intenzionale e finalizzato a ritardare o evitare del tutto la conformità". Jeanne Moran, un portavoce di Spotify, ha dichiarato a The Verge: "Sono passati nove giorni e stiamo ancora aspettando notizie da Apple in merito alla presentazione della nostra app per mostrare ai consumatori dell'UE i prezzi e un link al nostro sito web, cosa che ora siamo autorizzati a fare dalla decisione della Commissione europea sul caso dello streaming musicale. Il ritardo di Apple è in diretto contrasto con l'affermazione di effettuare le revisioni delle app presentate entro 24 ore, ed è anche in contrasto con le tempistiche di adozione stabilite dalla Commissione". A quanto pare, dunque, la multa da 2 miliardi di dollari confermata dall’Unione Europea nei confronti della società di Cupertino non ha portato ai risultati sperati.