L'IFPI, l'organizzazione che rappresenta l'industria discografica nel mondo, e Music Canada, l'associazione di categoria che rappresenta le principali etichette discografiche canadesi - Sony Music Entertainment Canada, Universal Music Canada e Warner Music Canada - hanno annunciato che, a seguito della presentazione di una denuncia legale da parte loro andata a buon fine, un gruppo di importanti siti di manipolazione dello streaming con sede in Canada è stato messo offline (il più popolare operava attraverso il dominio MRINSTA.com). Lauri Rechardt, Chief Legal Officer dell'IFPI, ha dichiarato: "La manipolazione dello streaming non ha posto nella musica. Non si può permettere che gli autori e i promotori della violazione continuino a deviare i ricavi dagli artisti che creano la musica. Questa attività danneggia anche i consumatori e distorce l'esperienza dei fan. L'IFPI ringrazia il Bureau e la RCMP Federal Policing Cybercrime per il tempo e le risorse che hanno impegnato nell'affrontare questo grave problema e auspica una futura collaborazione”. La denuncia sosteneva che il gruppo di siti contravveniva alla legge canadese sulla concorrenza, tra l'altro, ingannando i consumatori canadesi attraverso la vendita di "play", "views" o "stream" artificiali su DSP (che non rappresentavano un ascolto reale) e distogliendo la loro attenzione sui contenuti meritevoli di attenzione, minando l'accuratezza delle classifiche dell'industria musicale e alterando l'effettivo funzionamento dei servizi di streaming manipolando gli algoritmi su cui si basano. Patrick Rogers, CEO di Music Canada, ha aggiunto: "Insieme all'IFPI, siamo impegnati ad agire contro i siti di pirateria dello streaming e i cattivi attori che deliberatamente rubano agli artisti e ai titolari dei diritti. Si tratta di un importante precedente normativo che può essere seguito in altri mercati per proteggere i titolari dei diritti e l'integrità del mercato dello streaming". L'IFPI sta collaborando con le agenzie governative e gli intermediari in vari paesi per interrompere il funzionamento di tali servizi.