James Blake ha annunciato di aver aderito a Vault.fm per cercare di monetizzare al meglio lo sfruttamento delle sue opere in ambito digitale: l’annuncio, dato dall’artista sui propri canali social, segue lo sfogo dello scorso 5 marzo riguardo il successo “virale” della sua cover di “Godspeed” di Frank Ocean su TikTok, che - a detta dello stesso Blake - non ha generato alcun beneficio dal punto di vista economico. Vault propone l’accesso illimitato al materiale di un artista previo pagamento di un canone mensile di 5 dollari. “La maggior parte dei musicisti non sono estroversi, né geni dei social media e del branding, meno di tutti me. Volevo trovare un modo per i musicisti di guadagnare direttamente dalla musica che fanno, anche per poter reinvestire nel processo molto costoso di affittare studi, assumere musicisti”, ha premesso Blake: “Ho parlato con molti artisti che si sentono frustrati dal fatto che tanta buona musica rimanga inedita perché non soddisfa determinati requisiti o tendenze. Dopo che la mia uscita ha fatto notizia, sono stato contattato dai creatori di questa piattaforma chiamata Vault, che stanno cercando di affrontare esattamente questo problema”. “Ha senso unire le forze per trovare una strada giusta per gli artisti”, ha spiegato Blake: “Inizierò questo esperimento rendendo disponibile dal mio archivio materiale inedito per un abbonamento di 5 dollari al mese. E’ musica che da me arriva direttamente a voi, dove nessuno può gestire quello che pubblico o ritardare le mie uscite”. “In certi casi sono stato costretto ad aspettare sei mesi prima di pubblicare qualcosa”, ha concluso l’artista: “Questa soluzione elimina del tutto gli intermediari. Sarò in grado di pubblicare molta più musica di quanto non abbia mai fatto prima. ‘Abbonarsi’ direttamente a un artista può cambiare le regole del gioco e liberarci una volta per tutte dall’implacabile giostra dello status quo”. "I musicisti dovrebbero essere in grado di generare reddito dalla loro musica", aveva chiarito Blake all’inizio di questo mese: "Se vogliamo musica di qualità, qualcuno dovrà pagare per averla. I servizi di streaming non pagano correttamente, le etichette vogliono una fetta più grande che mai e aspettano solo che tu diventi virale, TikTok non paga correttamente e i tour stanno diventando finanziariamente proibitivi per la maggior parte degli artisti".