La Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica (IFPI), associazione internazionale che rappresenta l’industria discografica, ha pubblicato i risultati del Global Music Report 2023, il rapporto annuale relativo all'andamento del mercato mondiale della musica registrata. I ricavi globali del settore sono aumentati del 10,2% nel 2023, spinti in gran parte dalla crescita degli abbonati allo streaming a pagamento. I dati pubblicati nel report presentato oggi, giovedì 21 marzo, mostrano che le entrate totali hanno raggiunto i 28,6 miliardi di dollari nel 2023, segnando il nono anno consecutivo di crescita. Lo streaming ha rappresentato la maggior parte della crescita dei ricavi e della quota totale di mercato. I soli ricavi dello streaming in abbonamento sono cresciuti dell’11,2% e rappresentano quasi la metà (48,9%) del mercato globale. Nel 2023 il numero di abbonamenti a pagamento ai servizi di streaming musicale ha superato per la prima volta i 500 milioni e ora ci sono più di 667 milioni di utenti di account di abbonamento a pagamento, con una penetrazione nelle famiglie che varia notevolmente da paese a paese. I piani di abbonamento sono cresciuti dell'11,2% e rappresentano il 48,9% del mercato globale. Confermata anche la crescita anche delle entrate dai formati fisici (+13,4%) e dei diritti connessi (+9,5%). In dettaglio, ecco - in percentuale - quanto i vari segmenti hanno contribuito all'ammontare complessivo dei ricavi: Streaming: 67.3% Formato fisico: 17.8% Diritti connessi: 9.5% Download e altri strumenti digitali: 3.2% Sincronizzazione: 2.2% Riguardo l'andamento specifico delle diverse aree geografiche, la percentuale di incremento dei ricavi in più rapida crescita è stata quella della Cina, dove c’è stato un aumento del 25,9%, mantenendo il paese tra i primi cinque, il Brasile (+13,4%) e il Canada (+12,2%). Africa Sub - Sahariana: +24.7% America Latina: +19.4% Asia: +14.9% Medio Oriente e Nord Africa: +14.4% Australia: +10.8% Europa: +8.9% Stati Uniti e Canada: +7.4% Come già osservato, l'Italia, in questo senso, con un tasso di crescita pari al 18,8% non solo ha superato le medie europea e globale, ma quelle di mercati emergenti a rapida espansione come quelle di Medio Oriente e Asia. Secondo il rapporto di IFPI le case discografiche nel 2023 hanno investito complessivamente 7,1 miliardi di dollari nelle attività di A&R e marketing, 3,2 dei quali nella promozione dei propri artisti e 3,9 nelle operazioni di reclutamento. Rispetto al 2021, la percentuale di ricavi corrisposti dalle etichette agli artisti è salita dal 20,2 al 34,9%: i pagamenti diretti agli artisti sotto contratto con le principali società del settore sono aumentati del 96% tra il 2016 e il 2021. I commenti della discografia Commentando i dati, Sir Lucian Grainge, presidente e amministratore delegato di Universal Music Group, ha dichiarato: "Nel bel mezzo di tutti i progressi tecnologici che possono dare il via a una nuova era di crescita, è essenziale continuare a lottare per i nostri artisti e a difendere il valore creativo e commerciale della musica. La nostra visione del futuro è piena di possibilità, e lavorando insieme come una comunità possiamo offrire nuove possibilità ai nostri artisti, ai fan e all'intero ecosistema musicale". Robert Kyncl, amministratore delegato di Warner Music Group, ha spiegato: “La musica è la forma d'arte più popolare e influente del mondo, ma è ancora sottovalutata. Allo stesso tempo, il nostro settore sta diventando sempre più grande, più veloce e più rumoroso, quindi è più difficile per i singoli artisti farsi largo tra la confusione. In questo contesto, la nostra portata globale e la nostra esperienza sono fondamentali per aiutare i talenti autentici a costruire carriere lunghe e basi di fan fedeli, proteggendo e promuovendo al contempo il valore della musica. Insieme, siamo pionieri del futuro, all'incrocio tra intrattenimento e tecnologia". Rob Stringer amministratore delegato e presidente di Sony Music, ha posto l’attenzione su uno dei temi protagonisti del 2023, l’AI: "L'avvento dell'intelligenza artificiale generativa e l'ascesa delle piattaforme di short-form hanno creato opportunità e sfide per gli artisti e i fan. La nostra musica guida lo sviluppo di nuove tecnologie e innovazioni, dando forma a momenti culturali in ambito tecnologico, gaming, televisivo, cinematografico e altro ancora; mentre la domanda da parte dei fan e contenuti di alta qualità da parte di artisti di livello mondiale è più forte che mai e continua a crescere nei mercati maturi e in quelli ad alta crescita. La lotta per far sì che i partner riconoscano il vero valore della musica è incessante. Con tutti i nuovi progressi, continueremo a garantire che siano favorevoli ai creatori, che gli artisti siano sempre al primo posto e che l'arte sia protetta e abbia il valore che merita veramente”. Konrad Von Löhneysen, Direttore generale di Embassy of Music: "Le etichette discografiche - siano esse indipendenti o major - non si limitano a offrire agli artisti una serie di servizi, ma offrono loro la nostra passione. Vogliamo realizzare i loro sogni: fare musica, esprimere se stessi e trovare un pubblico in tutto il mondo. In un settore in costante evoluzione, queste cose non cambiano".