Il 46° compositore danese che ha guadagnato di più con lo streaming tra il 2014 e il 2017, almeno fino alla scoperta della sua truffa nel segmento dello streaming. Stiamo parlando del caso che ha interessato la Danimarca lo scorso febbraio che, stando a quanto riportato dalla testata The Guardian, un utente l’uomo portato in tribunale è stato accusato di aver utilizzato tecniche illegali per gonfiare i propri stream per un totale di $635.000 (dati forniti dell'ente musicale danese Autor) e di violazione del copyright per aver "preso opere di altri artisti, modificandone la durata e il ritmo e pubblicandole con il proprio nome". Il verdetto definitivo è arrivato: l’imputato è colpevole e dovrà scontare una pena di 18 mesi di reclusione (il The Guardian ha riportato la possibilità che effettivamente possano diventare solo tre). Commentando la decisione del tribunale danese, Maria Fredenslund, presidente della Danish Rights Alliance, ha dichiarato: "Siamo lieti che il tribunale abbia affermato che la manipolazione dello streaming è un reato profondamente grave. È un verdetto storico che invia un segnale forte sulla gravità dell'azione. Il caso dimostra anche che questo tipo di frode può essere individuato e che sia i titolari dei diritti che le autorità prendono sul serio la questione".