Marie-Anne Barbat-Layani, presidente dell'AMF (Autorité des Marchés Financiers, l'equivalente francese della nostra Consob), ha appena inceppato il processo di acquisizione di Believe da parte di un consorzio guidato dal fondatore/amministratore delegato della quotata francese, Denis Ladegaillerie. Lo ha riferito MBW rivelando il contenuto di un documento in cui si risponde al consiglio di amministrazione di Believe, che si era rivolto all'AMF per stabilire la liceità di una mossa che stava considerando di attuare. Riavvolgiamo il nastro per capire di cosa si tratta. Poche settimane fa WMG ha comunicato a Believe che stava valutando la possibilità di presentare un'offerta per acquisirla a un valore più alto rispetto all'offerta presentata dal suo CEO, Denis Ladegaillerie, per procedere al delisting della società e rilevarla insieme a un consorzio. Il consorzio in questione – composto da Ladegaillerie, TCV e EQT – si era preventivamente assicurato accordi per l'acquisizione del 71,92% dell'azienda, un blocco di azioni attualmente detenuto da quattro azionisti: Ventch e Xange, oltre a TCV e Denis Ladegaillerie stesso. Nell’occasione Believe aveva dichiarato che questa acquisizione del 71,92% sarebbe stata soggetta a due condizioni: (a) approvazione regolamentare in Francia; (b) garanzia agli azionisti di Believe dell'approvazione da parte del consiglio dell'offerta di Ladegaillerie, ovvero un "parere di equità" informato da un rapporto di esperti indipendenti. Tuttavia il giorno successivo alla ricezione dell’offerta di WMG, il consorzio guidato da Ladegaillerie ha comunicato la sua intenzione di "rinunciare" a una delle condizioni precedentemente annunciate per le sue "Acquisizioni di Blocco" del 71,92%: quella che richiedeva al consiglio di Believe di emettere un'approvazione dell'offerta agli azionisti (alias, il "parere di equità"). Una mossa che avrebbe accelerato l'acquisizione delle azioni da parte di Ladegaillerie. A quel punto il consiglio di Believe si è rivolto all'AMF per ricevere un parere qualificato e decidere se il tentativo di "rinuncia" di Ladegaillerie fosse legalmente valido. Questa decisione sarebbe ora arrivata: l'AMF avrebbe dichiarato che un tentativo da parte del consorzio di rinunciare a una condizione precedentemente concordata della sua offerta "viola i principi guida del diritto delle offerte pubbliche" in Francia. L'AMF avrebbe inoltre scritto che le condizioni precedentemente concordate dell'approccio del consorzio di Ladegaillerie significavano che l'esecuzione dei contratti di vendita sarebbe dipesa dall'opinione favorevole del consiglio di amministrazione di Believe, definendo questo passaggio "una tappa regolamentare essenziale nel progresso di un'offerta pubblica". Tradotto in termini più accessibili: dopo che Warner Music Group aveva comunicato privatamente un’offerta per Believe a un prezzo specifico (ossia: almeno 17 euro per azione), essendo il consorzio guidato da Ladegaillerie a conoscenza di queste informazioni non pubbliche "rinunciare" alla condizione di approvazione del consiglio gli garantirebbe un vantaggio decisivo per il successo della propria offerta, violando i “principi di equità, trasparenza e libero gioco delle offerte e delle controfferte". Le parole di Marie-Anne Barbat-Layani di fatto bloccano il tentativo di accelerazione dell’acquisizione di cui sopra, rimettendo in gioco la proposta di Warner Music Group che potrebbe accedere ufficialmente a un processo di offerta per Believe. E' il tipo di colpo di scena che non ci si aspetta dal paese europeo noto per essere il più propenso tra tutti a intervenire per difendere strenuamente gli interessi delle aziende nazionali quando si tratta di fusioni e acquisizioni internazionali. Ora resta da osservare la reazione del mercato: le azioni di Believe, che nella prima parte dell'anno hanno comunque messo a segno approssimativamente un +50% grazie alle voci assortite di queste ultime settimane, sembravano avere perso la spinta che le avrebbe condotte ancora più in alto, almeno dalle parti dell'offerta di WMG: adesso quella tendenza potrebbe riprendere vigore.