Con una nota diffusa in queste ore Believe “ha preso atto della posizione dell'AMF” e ha ufficialmente invitato Warner Music Group a fare un’offerta per l’acquisizione e il ritiro dai mercati azionari della società “Nel suo comunicato stampa del 7 marzo 2024, Warner Music Group aveva pubblicamente annunciato il proprio interesse rispetto a una potenziale operazione di acquisizione, nell’ambito della quale avrebbe potuto valutare Believe ad un prezzo di almeno 17 euro per azione”, si legge nel comunicato: “Alla luce di questo insieme di circostanze, il consiglio di amministrazione di Believe (alla quale hanno partecipato alla deliberazione e al voto i soli membri del consiglio indipendenti) ha deciso di invitare Warner Music Group a presentare un'offerta vincolante, incondizionata e interamente finanziata nei confronti di Believe. A tal fine, Believe ha accettato di fornire a WMG l'accesso ad una data room comprendente un livello di informazioni coerente con le informazioni fornite al Consorzio, soggetto ad un adeguato impegno di riservatezza. Il cda ha richiesto che WMG presenti la sua offerta vincolante entro il 7 aprile 2024”. Quanto accaduto a partire dallo scorso fine settimana, quando l’Autorité des Marchés Financiers ha inceppato il processo di acquisizione avviato dal consorzio guidato dal co-fondatore e ceo di Believe Denis Ladegaillerie, ha riaperto completamente i giochi nel processo di delisting della società con quartier generale a Parigi, che fino all’inizio di questo mese si dava quasi per scontato fosse guidato in tutto e per tutto dalla cordata composta dall’attuale ad, dalla società di investimenti TCV e dalla private equity svedese EQT: il titolo di Believe, quotato sulla borsa Euronext di Parigi, è scambiato attualmente a 16,52 euro per azione, esattamente un euro in più dei 15,52 euro al quale veniva venduto lo scorso 6 marzo, il giorno precedente alla comunicazione della proposta da parte di Warner Music.