All’indomani della presentazione del bilancio annuale - entrate per 905 milioni di euro nel 2023, con una crescita del 4,6% su base annua - Thomas Rabe, ceo di Bertelsmann, conglomerata che controlla la società diretta da Thomas Coesfeld, ha rivelato di avere piani ben precisi per BMG. Intervistato dal Financial Times, Rabe ha spiegato di essere pronto a investire massicciamente pur di vedere crescere la società musicale, che oggi rappresenta la quarta azienda al mondo - dopo le big three Universal Music, Sony Music e Warner Music - per fatturato. "BMG potrebbe potenzialmente rappresentare un'opportunità per un investimento straordinario, unendo le forze con una concorrente", ha fatto sapere Rabe: “Se si presentasse l’opportunità di far crescere in modo significativo BMG unendo le forze con un’altra compagnia musicale, la prenderemmo in considerazione”. “Abbiamo visto un certo numero di investitori finanziari che hanno investito molti soldi nei diritti musicali e non hanno ottenuto profitti perché non conoscevano particolarmente bene il campo nel quale stavano scendendo, pagando più del dovuto. Ma siamo un investitore a lungo termine”. Le dichiarazioni di Rabe, inevitabilmente, richiamano una delle più grandi operazioni di acquisizione annunciate negli ultimi mesi - quella di Believe, al momento “contesa” tra la cordata di investitori capitanata dal co-fondatore e attuale ceo Denis Ladegaillerie e Warner Music Group. Difficile, al momento, fare speculazioni su come i propositi del numero uno di Bertelsmann possano concretizzarsi: verosimilmente, la multinazionale con interessi nei media e sede a Gütersloh potrebbe considerare, per operazioni di shopping, entità più piccole e complementari a quelle attualmente offerte da BMG - ovvero publishing e musica registrata. Alla luce del report diffuso nella giornata di ieri e del nuovo corso impresso da Coesfeld, è verosimile pensare che la casa madre possa considerare un investimento sul mercato americano, che oggi pesa per poco più della metà sui ricavi della società. Di certo, la corazzata con Rabe al timone ha i mezzi per chiudere transazioni importanti: nel 2022 Bertelsmann ha accumulato ricavi per oltre 20 miliardi di euro, per un utile netto pari a poco più di un miliardo di euro. Oltre a BMG e al colosso editoriale Penguin Random House, il gigante fondato nel 1835 da Carl Bertelsmann è titolare della quota di maggioranza di RTL Group, società che gestisce 56 canali televisivi e 36 emittenti radiofoniche tra Germania e Francia - che ha sempre in Rabe il proprio ad.