La piattaforma di secondary ticketing StubHub potrebbe quotarsi sui mercati azionari entro la fine della prossima estate: a riferirlo è la CNBC, secondo la quale obiettivo della società sarebbe un’offerta pubblica iniziale da 16,5 miliardi di dollari, cifra per la quale era stata valutata l’azienda in occasione del proprio round di finanziamento più recente, chiuso nel 2021. La società starebbe collaborando con PJ Morgan e Goldman Sachs in vista dello sbarco sui mercati. Lanciata nel 2000, StubHub è stata acquisita da eBay nel 2007 per 310 milioni di dollari e successivamente - nel 2020 - riacquistata dal proprio fondatore Eric Baker per 4 miliardi di dollari attraverso Viagogo. Nel 2022 la società aveva depositato presso la Security and Exchanges Commission, organo regolatore dei mercati finanziari americani, un documento per la quotazione in borsa, in vista di un possibile direct listing da attuare per mezzo di una spac per una cifra pari a 13 miliardi di dollari. Operando sul mercato secondario di rivendita di biglietti, la piattaforma ha dovuto affrontare diverse procedimenti legali, sia in Italia che all’estero: il 22 settembre del 2022 il Consiglio di Stato revocò la multa - comminata in origine nel giugno del 2020 - da un milione e 750mila euro per infrazione delle leggi sul secondary ticketing. Lo scorso febbraio, viceversa, la società è finita nel mirino della giustizia americana a causa dei costi - giudicati eccessivi - applicati alle transazioni effettuate dai clienti.