Nell’ambito dei lavori per il Nurture Originals, Foster Art and Keep Entertainment Safe Act, abbreviato in No Fake Act, proposta di legge per proteggere i diritti di immagine dall’utilizzo non autorizzato di intelligenza artificiale generativa, il Senato degli Stati Uniti ha convocato per un’audizione Robert Kyncl, CEO di Warner Music. L’ad della major, insieme a FKA Twigs (sotto contratto con Atlantic Records, uno dei brand controllati da WMG), ha voluto sottolineare come l’impiego dell’AI per la realizzazione di deepfake non sia da considerare un problema solo per l’industria discografica - o, più in generale, dell’intrattenimento. "L’utilizzo indiscriminato della tecnologia deepfake ha il potenziale per avere impatto sulle vite di tutti, voi compresi”, ha spiegato Kyncl: “Le vostre identità [rivolgendosi ai senatori, ndr] potrebbero essere violate e utilizzate per fuorviare i vostri elettori. La verità è che tutti siamo vulnerabili, dalle famiglie defraudate da cloni vocali che fingono di essere parenti alle persone inserite in contesti espliciti senza il loro consenso”. Il disegno di legge, ha spiegato il ceo di WMG, dovrebbe - oltre che tutelare come proprietà intellettuale i diritti di immagine - prevedere “pene significative per gli sviluppatori di modelli e di piattaforme di intelligenza artificiale che violano consapevolmente i diritti di tali proprietà”. “La mia musica, il mio modo di ballare e recitare, il modo in cui il mio corpo si muove davanti a una telecamera e il modo in cui la mia voce risuona attraverso un microfono sono riflessi essenziali di chi sono”, aveva detto FKA Twigs alla vigilia dell’audizione al Senato: “Nonostante tutto, queste cose sono in pericolo. L’intelligenza artificiale non può replicare la profondità del mio percorso di vita, tuttavia coloro che la controllano hanno il potere di imitare la mia arte, di replicarla e di rivendicare falsamente la mia identità e proprietà intellettuale. Questa prospettiva minaccia di riscrivere e svelare il tessuto della mia stessa esistenza. [L’utilizzo scorretto dell’AI] diventa inaccettabile nel momento in cui la mia arte e la mia identità possono semplicemente essere prese da terzi e sfruttate con l’inganno per generare guadagni senza il mio consenso a causa dell'assenza di un adeguato controllo legislativo. Dobbiamo fare le cose per bene – dovete farlo adesso, prima che sia troppo tardi”.