Pare essersi chiusa definitivamente la bidding war tra Concord e Blackstone per l’acquisizione di Hipgnosis: come riferito dal Wall Street Journal la società musicale con sede a Los Angeles, sostenuta dalla private equity Apollo Global Management, ha fatto sapere di non voler ritoccare al rialzo l’ultima offerta avanzata lo scorso 24 aprile per rilevare le azioni dell’entità fondata e guidata da Merck Mercuriadis, poi superata da quella presentata dal gigante finanziario con quartier generale a New York il 29 aprile successivo. Con i suoi 1,3 dollari ad azione - per un totale di 1,572 miliardi di dollari - Blackstone è rimasta così l’unica concorrente in corsa per rilevare la società di edizioni che vanta, tra le sue proprietà, i cataloghi di - tra gli altri - Blondie, Editors, George Benson, Jack Antonoff, Leonard Cohen, Mark Ronson, Neil Young, Red Hot Chili Peppers e Shakira: “Il cda è lieto di raccomandare all'unanimità agli azionisti questa offerta da 1,6 miliardi di dollari per Hipgnosis da parte di Blackstone”, aveva fatto sapere, contestualmente alla presentazione della proposta, il presidente di Hipgnosis Robert Naylor: “Da quando abbiamo iniziato la nostra revisione strategica, ci siamo concentrati chiaramente sull’esame di tutte le opzioni per offrire valore agli azionisti. Siamo lieti che, seguendo gli interessi competitivi nell’acquisizione di Hipgnosis, i nostri investitori abbiano ora la possibilità di realizzare immediatamente la loro partecipazione a un premio maggiore”.