Avrà luogo tra i prossimi 15 e 16 giugno al Parco Sempione di Milano Terraforma Exo, due giorni di live, installazioni e incontri (qui il programma completo) nata come spin-off di Terraforma Festival, che lo scorso anno ha annunciato l'abbandono della storica location di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate, nell'hinterland nord-ovest di Milano. La specificità del progetto è stata raccontata a Rockol da Ruggero Pietromarchi, curatore e project manager di Terraforma e co-fondatore e direttore artistico di Threes Productions. Qual è il concept di Terraforma Exo e come si differenzia dalle altre rassegne/festival di musica elettronica? Terraforma Exo va oltre il semplice concetto di festival di musica elettronica: si evolve in un'esperienza culturale avvincente che ridefinisce la connessione tra suono, spazio e comunità. Ciò che rende Terraforma Exo unico è il suo approccio site-specific: non si limita a ospitare artisti in un luogo prestabilito, bensì trasforma l'intero tessuto urbano in un palcoscenico vivente; ogni performance è stata studiata, creata e personalizzata per l’ambiente che la ospita. Il cuore pulsante della città di Milano diventa così il terreno fertile per un'esplorazione sonora senza precedenti, dove ogni angolo racconta una storia diversa. Ma Terraforma Exo non si ferma qui. Va oltre il mero ascolto passivo della musica elettronica, incoraggiando il pubblico a diventare parte attiva del processo creativo. Attraverso workshop, installazioni interattive e passeggiate sonore guidate, invita gli spettatori a esplorare il potenziale trasformativo del suono nell'ambiente circostante, promuovendo una maggiore consapevolezza della relazione tra l'essere umano e il paesaggio. In un panorama affollato di festival musicali, Terraforma Exo si distingue per la sua profonda riflessione sulle connessioni tra arte, natura e società. Oltre a offrire un'esperienza estetica coinvolgente, si impegna a sollevare domande fondamentali sull'ecologia del suono e sulle modalità in cui possiamo coesistere in armonia con il nostro ambiente. In breve, Terraforma Exo è un manifesto per una nuova forma di espressione culturale, un'ode all'interconnessione tra suono e ambiente, e un invito a esplorare i confini dell'esperienza umana attraverso la musica. È stato complesso spostarsi da Villa Arconati al Parco Sempione? Terraforma Exo rappresenta una nuova era nell'universo dell'espressione sonora e culturale a Milano. Spostare l'attenzione da Villa Arconati al Parco Sempione non rappresenta semplicemente un cambio di location, ma segna l'inizio di un'avventura completamente nuova e audace. Terraforma Exo è un'entità unica e distintiva. Sebbene entrambi i format condividano l'approccio innovativo di creare nuovi ecosistemi sonori in contesti preesistenti, Terraforma Exo è un'esplosione di creatività e sperimentazione senza precedenti per Threes, nata dalla visione ardita di portare i valori e la ricerca di Threes Productions nel cuore pulsante della città. Immagina un'opera d'arte in continuo movimento, dove il suono, lo spazio e il pubblico si mescolano in un'armonia unica. Terraforma Exo è proprio questo: un laboratorio vivente di esplorazione sonora che trasforma la città stessa in una tela vibrante di creatività e connessione umana. Così, mentre Terraforma Exo eredita l'anima e la filosofia di Terraforma Festival, si distingue per la ricerca di nuove frontiere artistiche, invitando il pubblico a immergersi in un'esperienza che va ben oltre i confini della musica elettronica convenzionale. La musica elettronica dal vivo mi sembra vitale come ambito, al di là dei dj set e delle serate più tradizionali: concordi? Qual è la situazione milanese secondo te? La musica elettronica dal vivo rappresenta un'arena vibrante e cruciale nell'ecosistema culturale contemporaneo, oltrepassando i confini dei tradizionali DJ set per offrire un'esperienza sonora e sensoriale più immersiva e innovativa. A Milano, questa scena è in fermento, con un vivace tessuto di nuovi collettivi, progetti artistici emergenti e spazi di condivisione che stanno trasformando la città in un calderone di creatività e innovazione. Guarda ad esempio Gatto Verde, una club night milanese con cui Terraforma Exo collabora per la parte clubbing dell'evento. Questo è solo uno dei tanti esempi di come Milano stia attraversando un periodo di fervida attività creativa. È un momento in cui la gente ha una voglia palpabile di esplorare nuove frontiere artistiche, di creare spazi di connessione e di dare vita a nuove realtà creative. Tuttavia, c'è anche il rischio che questa abbondanza di iniziative porti alla saturazione del panorama culturale, con il risultato che molte proposte rischiano di perdersi o omologarsi. La competizione diventa feroce e spesso, in mezzo a così tante opzioni, è difficile emergere e distinguersi. Ed è qui che Terraforma Exo entra in gioco. Terraforma Exo abbraccia una prospettiva internazionale, che abbraccia una vasta gamma di esperienze sonore e artistiche. L'obiettivo è quello di offrire al pubblico milanese un'esperienza trasversale, che spazia dall'intimo allo spettacolare, dal locale al globale, e che promuove una cultura dell'innovazione e della scoperta. Quali sono invece le difficoltà nell’organizzare e rendere sostenibili queste proposte? Organizzare eventi come Terraforma Exo comporta una serie di sfide complesse. Oltre alla necessità di stabilire solide collaborazioni con istituzioni e partner locali per garantire il successo dell'evento, ci sono altri fattori da considerare per rendere sostenibili queste proposte. Una delle sfide principali è quella di gestire in modo responsabile le risorse naturali. Eventi di questa portata possono avere un impatto significativo sull'ambiente circostante, quindi è essenziale adottare pratiche sostenibili per ridurre al minimo l'impatto ecologico. Inoltre, la promozione e l'attrazione di un pubblico diversificato e impegnato possono essere una sfida. Terraforma Exo, con il suo approccio internazionale e innovativo, mira anche a, in un certo senso, “plasmare” i gusti e la cultura del pubblico. mi riferisco alla possibilità di influenzare e arricchire l'esperienza culturale e musicale del pubblico italiano attraverso proposte artistiche innovative e stimolanti. In Italia, l'ambiente musicale è spesso dominato da determinati generi e stili, con una tendenza a seguire i trend del momento piuttosto che esplorare nuove frontiere sonore. Terraforma Exo, con il suo approccio internazionale e la sua varietà di proposte sonore, l'evento offre al pubblico l'opportunità di scoprire e immergersi in esperienze sonore che potrebbero altrimenti non essere facilmente accessibili nella scena musicale mainstream italiana. Inoltre, Terraforma Exo non si limita a presentare semplicemente nuove forme di musica elettronica, ma incoraggia anche il pubblico a esplorare il legame tra suono, spazio e ambiente. Questo approccio multidisciplinare non solo amplia gli orizzonti musicali del pubblico, ma può anche stimolare una maggiore consapevolezza e apprezzamento per le connessioni tra creatività umana e ambiente naturale. Quindi, "plasmare i gusti del pubblico" in questo contesto significa offrire esperienze culturali che sfidano le aspettative, aprono nuovi orizzonti e contribuiscono a arricchire il panorama musicale italiano con una gamma più ampia e diversificata di influenze e stili. È un processo di educazione e scoperta reciproca, in cui sia gli organizzatori che il pubblico si impegnano attivamente a esplorare e abbracciare l'innovazione e la diversità artistica. Infine, la sostenibilità finanziaria è un'altra sfida da affrontare. Creare esperienze immersive e innovative può richiedere investimenti significativi, e trovare un equilibrio tra la qualità dell'esperienza offerta e la sua redditività economica può essere un compito delicato. È essenziale trovare modi creativi per generare entrate, ad esempio attraverso partnership commerciali, sponsorizzazioni o vendita di merchandising, senza compromettere l'integrità artistica dell'evento.