Il consorzio guidato dal CEO di Believe, Denis Ladegaillerie, e da due dei suoi principali azionisti, EQT e TCV, che aveva annunciato un'offerta pubblica di acquisto a febbraio a 15,00 euro per azione (un premio pari al 21% rispetto al prezzo di chiusura al momento dell’annuncio) è prossimo a prendere il controllo di Believe e procedere al delisting: la società uscirà dalla borsa e tornerà privata. Almeno per il periodo necessario "per eseguire meglio il suo piano di creazione di valore e accelerare la crescita di un attore indipendente che supporta artisti e clienti delle etichette", secondo quanto si affermava nel documento ufficiale di offerta. Il consorzio che sta acquisendo la quotata musicale francese Believe ha acquisito l'85,04% del capitale sociale e il 73,27% dei diritti di voto in un'offerta pubblica che termina venerdì 21 giugno. Tecnicamente le azioni di Believe potrebbero continuare a essere scambiate sulla borsa Euronext Paris una volta pubblicati i risultati dell'offerta pubblica il 25 giugno: non è detto, infatti, che si proceda allo “squeeze-out” che obbligherebbe gli azionisti di minoranza che non hanno aderito a cedere subito. Tuttavia, poiché il flottante sarà sceso al di sotto del 15%, Believe sarà eliminata da alcuni indici azionari. Believe possiede il distributore digitale TuneCore, il servizio di amministrazione editoriale Sentric e etichette discografiche come Naive, Nuclear Blast e Groove Attack. Poche settimane fa Warner Music Group aveva sondato la possibilità di acquisire Belive in un’offerta antagonista al piano del suo CEO, per poi ritirarsi.