Potrebbe iniziare il 2 marzo del 2026 il processo che vedrà Live Nation e Ticketmaster difendersi dalle accuse di abuso di posizione dominante rivolte dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti: la data della prima udienza è stata indicata dal giudice Arun Subramanian della Corte Distrettuale di New York, tribunale indicato in prima battuta come foro competente, che ha indicato tra il 25 luglio 2025 e il 30 ottobre successivo i termini di apertura e chiusura dell'istruttoria relativa al caso. Le incognite, tuttavia, paiono essere ancora parecchie, a iniziare proprio dal foro di competenza. Gli avvocati di Live Nation hanno infatti chiesto che il dibattimento venga spostato da New York a Washington, confidando che il tribunale della capitale americana, che nel 2010 aveva dato il semaforo verde alla fusione tra la stessa Live Nation e Ticketmaster, non voglia tornare sui suoi passi: il termine per presentare le mozioni in merito è stato fissato per il prossimo 19 luglio. "Affermiamo che Live Nation fa affidamento su una condotta illegale e anticoncorrenziale per esercitare il suo controllo monopolistico sul settore degli eventi dal vivo negli Stati Uniti a spese dei fan, degli artisti, dei piccoli promotori e degli operatori dei locali", aveva dichiarato il procuratore generale Merrick B. Garland nel presentare la denuncia nei confronti della principale società attiva nel segmento di live promoting e ticketing a livello nazionale e globale: “Il risultato è che i fan pagano di più, gli artisti hanno meno opportunità di suonare, gli organizzatori più piccoli vengono esclusi dal mercato e i locali hanno meno scelte reali per i servizi di biglietteria. E’ ora di sciogliere Live Nation-Ticketmaster”.