Merck Mercuriadis, imprenditore canadese che per primo diede impulso al boom del marketing dei cataloghi editoriali musicali, ha annunciato l’intenzione di rimettere il proprio mandato da presidente di Hipgnosis Song Management, azienda da lui stesso fondata sei anni fa - responsabile della gestione di oltre 150 tra i repertori più rilevanti sul mercato - come entità di consulenza sugli investimenti di Hipgnosis Songs Fund (società fondata sempre nel 2018 dallo stesso Mercuriadis insieme al produttore e leader degli Chic Nile Rodgers) e Hipgnosis Songs Capital (entità aperta nel 2023 insieme a Blackstone). Le dimissioni saranno del tutto effettive nel momento in cui sarà finalizzata l’acquisizione di Hipgnosis Songs Fund da parte di Lyra Bidco Limited, società alla quale fanno riferimento i fondi gestiti da Blackstone. “Ho deciso che è giunto il momento giusto per me di fare un passo indietro dal mio ruolo di presidente”, ha fatto sapere Mercuriadis in una nota: “Questa opportunità, per quanto mi riguarda, è arrivata al momento giusto, permettendomi di intraprendere un cambio di focus strategico e di dedicare più tempo a sostenere gli autori di canzoni per garantire che siano adeguatamente compensati per il loro lavoro”. “Con Hipgnosis Songs Fund e Hipgnosis Songs Assets abbiamo creato un catalogo eccezionale di diritti per un’ineguagliabile raccolta di canzoni iconiche e culturalmente importanti di autori fenomenali che sapevo sarebbero stati orgogliosi di stare uno accanto all'altro”, ha proseguito Mercuriadis: “Hipgnosis Song Management è stata costruita su un'etica che ha sempre messo al primo posto la comunità artistica, e sono irremovibile nell'impegno che ho preso con tutti i nostri autori. Ho sempre immaginato di riunirli a livello globale e di organizzarli per garantire che avessero voce al tavolo, rappresentando le opinioni consensuali della loro comunità, nelle discussioni sulla loro retribuzione”. "Mentre Hipgnosis Songs Fund entra nella fase successiva del suo sviluppo, ora è il momento giusto per passare le redini a un team fidato e altamente capace”, conclude il manager e imprenditore: “Sono entusiasta del futuro dell'azienda e del suo successo costante con il supporto di Blackstone". "A nome di Blackstone, vorrei ringraziare Merck per il suo supporto e contributo a Hipgnosis Song Management”, ha aggiunto Qasim Abbas, Senior Managing Director di Blackstone: “La sua dedizione nei confronti degli autori e il suo lavoro in loro difesa non hanno eguali, e noi rispettiamo e cercheremo di costruire sulla piattaforma da lui fondata. Siamo impegnati in questa categoria di asset, avendo acquisito (attraverso Hipgnosis Songs Assets) i cataloghi di alcuni dei più importanti autori e artisti del mondo nei tre anni in cui abbiamo collaborato con Merck e Hipgnosis Song Management. Con un solido team dirigenziale senior ora in carica, l'azienda è ben posizionata per capitalizzare il crescente mercato dei diritti musicali". "La visione e la passione di Merck nel creare Hipgnosis, nell'assemblare uno straordinario portfolio di canzoni iconiche e nel promuovere una retribuzione equa per gli autori sono state determinanti nel percorso di Hipgnosis fino ad oggi”, ha concluso il ceo di Hipgnosis Song Management Ben Katovsky: "Sono grato per il suo supporto e per la fiducia che è stata riposta in me e nel team HSM per far crescere la sua passione. Restiamo impegnati a portare le canzoni iconiche di cui ci prendiamo cura a un nuovo pubblico e ad assicurarci che godano del successo continuo e dell'attenzione che tanto meritano". Blackstone si è assicurata l’acquisizione di Hipgnosis Songs Fund all’inizio dello scorso mese di maggio, grazie a un’offerta pari a 1,3 dollari ad azione - per un totale di 1,572 miliardi di dollari - in grado di superare quella di Concord, i cui rilanci per mettere le mani sulla società che vanta - tra le sue proprietà - i cataloghi di star come Blondie, Editors, George Benson, Jack Antonoff, Leonard Cohen, Mark Ronson, Neil Young, Red Hot Chili Peppers e Shakira si erano fermati a 1,25 dollari per azione, per una somma complessiva pari a 1,511 miliardi di dollari.