In un documento della Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia - ente collegato al Ministro dell’Economia spagnolo deputato alla vigilanza sul concorrenza e trasparenza dei mercati nazionali - datato 15 dicembre è stato annunciato il via libera all’acquisizione di Sony Music España di Altafonte, società di servizi per artisti operante a livello globale con quartier generale a Madrid e uffici a Milano (dove lavora la CM per l'Italia Giulia Giampietro), Lisbona, Miami, Los Angeles, Città del Messico, Medellin, Caracas, Bogotà, Quito, Lima, San Paolo, Rio de Janeiro, Buenos Aires e Santiago del Cile. “La fusione rafforza la posizione di SME España in due mercati”, spiega, nella nota, l’authority: “Da un lato, sui mercati dei servizi ad artisti ed etichette, dove il vantaggio è moderato, e dove sono presenti concorrenti rilevanti e le parti [coinvolte nell’acquisizione, ndr] non sono dirette competitor. D'altra parte, nel mercato della distribuzione dei prodotti registrati musica, sia nel segmento digitale che in quello fisico, dove l'aggiunta di quote di mercato è relativamente limitata, e dove sono sempre presenti altri concorrenti rilevanti, oltre che indipendenti etichette che esercitano una pressione competitiva e vi è un contropotere degli acquirenti, sia da fornitori di servizi digitali (come Spotify o iTunes) che fisici distributori”. Con questa acquisizione Sony Music è arrivata a controllare tre unità dedicate ai servizi per artisti ed etichette: oltre ad Altafonte, nel portafoglio societario della major sono presenti - nello stesso segmento - anche The Orchard (dal 2012) e Awal (dal 2021).