Potrebbe essere definitivamente archiviata prima della fine del prossimo agosto la causa che da sei anni a questa parte vede contrapposti la società che gestisce gli asset dei Nirvana a Marc Jacobs International, Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus Group incentrato sul celebre smiley, il logo con la faccia stilizzata sorridente usato prima dalla band di Kurt Cobain come logo e poi dallo stilista Marc Jacobs per alcune sue linee di moda. Secondo la stampa americana le parti sarebbero prossime a una conciliazione: l’accordo potrebbe sfociare in una richiesta formale di archiviazione, da presentare entro il prossimo 16 agosto. Nel caso di compimento della procedura entro la scadenza, l’archiviazione definitiva potrebbe arrivare già in occasione della prossima udienza utile, fissata per il 26 agosto. I termini dell’accordo non sono stati svelati: osservatori ipotizzano che il caso possa essersi sgonfiato non essendo più la collezione “incriminata” - la Bootleg Redux Grunge - in vendita direttamente tramite le entità riferibili a Jacobs, risalendo - appunto - ormai a sei anni fa. In prima istanza la Nirvana LLC accusò Jacobs di aver violato il copyright dello smiley, sostenendo che il celebre logo fosse stato creato da Kurt Cobain in persona nel 1991 e successivamente registrato come marchio nel ‘93. Le società di Jacobs presentarono una controquerela sostenendo l’irrivendicabilità della paternità del logo: nel corso del dibattimento a testimoniare fu chiamato anche Robert Fisher, direttore artistico della Geffen - controllata di Universal Music che pubblicò gli ultimi due album da studio dei Nirvana - tra il 1989 e il 2000, che sostenne di aver disegnato il marchio nel 1991. Assegnando, di conseguenza, la proprietà del logo a UMG.