L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha comminato alla RAI una multa pari a 60mila euro - l’importo massimo previsto per il tipo di infrazione rilevata - per la mancata rendicontazione (e per il conseguente mancato pagamento) dei diritti musicali della musica di titolarità dei produttori associati all’Associazione Fonografici Italiani per l’utilizzo di opere nei propri programmi. La pronuncia chiude un contenzioso aperto nel 2022 da AFI, allora presieduta da Sergio Cerruti. L’associazione, che da cinque anni denuncia il mancato pagamento dei diritti a beneficio dei propri associazioni, stima in 12 milioni di euro l’ammontare complessivo dei pagamenti dovuti per gli utilizzi senza approvazione del proprio repertorio. "La tutela degli interessi dei nostri 750 associati e mandanti è sempre stata l'unico obiettivo delle nostre richieste alla RAI”, ha dichiarato Cerruti, oggi Presidente della Commissione Affari Legali e Istituzionali di AFI: “In un Paese in cui è sempre più difficile richiamare sull'attenti la TV di Stato, che pare godere di una deroga al rispetto delle regole, le recenti Delibere di AGCOM rappresentano un atto coraggioso ed essenziale, in particolare per i nostri produttori a cui è stato tolto il diritto a ricevere i compensi dal lontano 2012". "Il dispositivo dell'Autorità è una vittoria che arriva in un momento decisivo per la tv di Stato, basterebbe leggerlo con attenzione per capire che l'emittente pubblica non ha bisogno di nuovi nomi, ma di riforme reali e di qualcuno che le faccia rispettare", conclude AFI in una nota: “Purtroppo, però, nel consueto 'toto-nomi' troviamo sempre gli stessi volti ed è difficile aspettarsi risultati realmente diversi". "Ho letto il dispositivo di Agcom che ha dato ragione ad Afi sui diritti musicali non pagati da parte di Rai. Hanno ragione ma non prendono soldi, la situazione sta diventando preoccupante e dimostra la necessità di un intervento deciso per riportare l'azienda sui binari del rispetto delle regole”, ha dichiarato al proposito all’agenzia ANSA il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della commissione parlamentare di Vigilanza: “La Rai, come servizio pubblico, ha il dovere di essere un esempio di correttezza. Questa vicenda, e tutte quelle recentemente sanzionate da Agcom, mettono in luce problemi strutturali che non possono più essere ignorati. È fondamentale prendere atto di queste criticità e lavori per incentivare una loro soluzione, che prescinde dalla fase di nomine e cambiamenti che l'azienda dovrà affrontare".