Nel giorno dell’annuncio del regolamento della settantacinquesima edizione del Festival della Canzone Italia, AFI - Associazione Fonografici Italiani ha diffuso una nota per esprimere forti perplessità riguardo la nuova direzione affidata a Carlo Conti, lamentando “la consueta impossibilità per le associazioni di categoria di presentare osservazioni e contribuire al miglioramento della prossima edizione del Festival di Sanremo, visto che il Regolamento della kermesse, come al solito, è stato ricevuto dalla stessa ad agosto e solo 30 minuti prima della pubblicazione ufficiale sul sito della RAI”. “Siamo nel bel mezzo di un incredibile stallo politico sulle nomine RAI, ma sembra che le abitudini sbagliate dell'azienda pubblica continuino a prosperare, nonostante le recenti multe di AGCOM suggeriscano quantomeno prudenza”, ha commentato Sergio Cerruti, Past President e attuale Presidente della Commissione Affari Legali ed Istituzionali di AFI: “Non mi stupirò se il prossimo febbraio saremo nuovamente travolti dalle note polemiche su canzoni in gara che non rispettano i requisiti, televoti alterati emersi solo a seguito del proclamato vincitore e imbarazzanti giustificazioni dei prossimi dirigenti RAI, se mai li avremo”. “Nonostante siano stati gestiti da diversi direttori artistici, i passati Festival di Sanremo, a causa della mancanza di un dialogo efficace con le realtà professionali e le categorie coinvolte, hanno dato origine a insidiosi contenziosi con l'azienda di Stato e il Comune di Sanremo, i cui esiti sono ancora in sospeso e potrebbero influenzare anche le sorti della prossima edizione del Festival della Canzone Italiana”, prosegue la nota di AFI: “Errori di valutazione e decisioni non condivise hanno generato costi aggiuntivi e disguidi che in parte hanno danneggiato l’immagine dell’emittente pubblica e della governance politica che dovrebbe gestirla. Per evitare che anche questa edizione incorra nelle stesse problematiche, chiediamo a Carlo Conti la possibilità di un incontro aperto e trasparente, per garantire una gestione serena e condivisa dell’evento, tutelando gli interessi di tutte le parti coinvolte”. “La nostra immutata disponibilità al dialogo, manifestata negli oltre settanta anni di rapporto con l’emittente pubblica e inspiegabilmente inascoltata dallo scorso direttore artistico, è una nuova chance che diamo a questa rinnovata direzione per dare un segnale di rispetto verso tutti i professionisti che, con il loro lavoro, contribuiscono ogni anno a fare del Festival un evento di successo”, ha concluso AFI.