Dopo l’italiana FIMI e l’americana RIAA, anche Pro-Música, la rappresentanza delle aziende discografiche brasiliane, ha pubblicato un report sull’andamento del mercato locale nel primo semestre del 2024: tra gli scorsi mesi di gennaio e giugno la discografia nazionale è cresciuta del 21% su base annua, generando ricavi per 257 milioni di dollari. Al bilancio generale delle entrate lo streaming a pagamento ha contribuito per 177 milioni di dollari (+28,4% su base annua), mentre gli abbonamenti freemium hanno generato 78 milioni di dollari (+6,6% su base annua). Al segmento fisico sono ascrivibili ricavi per 1,6 milioni di dollari, ovvero lo 0,6% del totale del mercato. “L’aumento del 21% delle entrate digitali e fisiche del settore riflette direttamente gli sforzi e gli investimenti realizzati dalle aziende, sia nella produzione di contenuti musicali nazionali, sia nel marketing, nella promozione e nello sviluppo della carriera di migliaia di artisti brasiliani”, ha commentato il presidente di Pro-Música Paulo Rosa. Secondo il più recente rapporto IFPI il Brasile rappresenta il nono mercato al mondo per il settore della musica registrata, che nel 2023 ha accumulato ricavi complessivi per 570 milioni di dollari.