Nel primo semestre del 2024 il mercato spagnolo della musica registrata è cresciuto del 16,6 su base annua, generando ricavi per 249,8 milioni di euro: a renderlo noto è Promusicae, associazione che gestisce ed elabora il 95% dei dati relativi al mercato nazionale. La crescita della discografia spagnola è trainata dai consumi digitali, che con 224,15 milioni di euro pesano per l’89,7% sul bilancio complessivo del settore. Nello specifico, nel segmento digitale il pubblico consuma soprattutto attraverso lo streaming, che già contribuisce per l’88,8% al totale del mercato, generando ricavi per 221,86 milioni di euro (il 19,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2023). Tra questi spicca il contributo dello streaming audio, con l'83,5% di questa modalità che genera 185,22 milioni di euro, contro i 36,64 milioni di euro guadagnati dallo streaming video (che rappresenta il 16,5% dello streaming totale). “I ricavi dello streaming potrebbero aumentare in modo significativo, se la percentuale molto rilevante che gli accessi finanziati dalla pubblicità rappresentano ancora nel nostro paese (il 68% del totale) diventasse, anche in parte, abbonamenti premium, avvicinandoci ai livelli riscontrati nei paesi vicini in cui la maggioranza dei consumi avviene ormai da tempo tramite servizi in abbonamento”, osserva, nel proprio report, Promusicae. Per quanto riguarda il mercato del fisico, le vendite di vinili, nella prima metà del 2024, sono cresciute dell’11,9% su base annua, portando il formato a generare 16,18 milioni di euro. Un sensibile calo, al contrario, ha interessato il formato CD, in flessione del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato e fermo a quota 9,39 milioni di euro di ricavi generati. “E’ molto entusiasmante che in questa prima parte dell'anno i dati di crescita della musica registrata in Spagna rimangano superiori al 16%, perché dimostra che lo sforzo e il talento degli artisti e delle case discografiche spagnole ripaga e che la musica continua a catturare l'interesse del pubblico”, ha commentato il presidente di Promusicae Antonio Guisasola: “Ovviamente lo streaming è la modalità principale con cui consumiamo la musica registrata, e il grande sostegno economico del mercato discografico, ma il pubblico continua a richiedere prodotti fisici come il vinile, che continua a crescere nelle vendite, essendo un prodotto altamente apprezzati dai consumatori. La sfida continua ad essere quella di promuovere ulteriormente la produzione discografica spagnola, aiutando le aziende del nostro paese a investire nei talenti nazionali, per cui misure di sostegno pubblico come gli incentivi fiscali per la produzione spagnola e il sostegno all’internazionalizzazione delle nostre produzioni discografiche”.